9 dicembre 2012
Venda ...la neve
Buon Natale a tutti quanti....e quali migliori suggestioni che quelle che crea un bel paesaggio innevato per pensare al Natale?
ciao a tutti
Bajo
Le foto
la traccia
9 novembre 2012
Cena NDEMO DAI!
sabato 17 novembre, ore 20:30,
Tel. 049 8687230
3 novembre 2012
MUD AND FUN (GO)
FIORE
FOTO DEL GIRO
23 ottobre 2012
OSTIGLIA - TREVISO
13 ottobre 2012
NDEMO DAI ANCHE IN ORIENTEERING
CONFESSO CHE, NON CONOSCENDO LE REGOLE E I PICCOLI TRUCCHI PER OTTENERE UN BUON RISULTATO, ERO MOLTO DUBBIOSO E UN PO SPAVENTATO. IN POCHE PAROLE NON SAPEVO SE FOSSI RIUSCITO AD ARRIVARE ALLA FINE. MAN MANO CHE MI AVVICINAVO AL CAMPO DI GARA E QUINDI ALLA PARTENZA FACEVO TESORO, RUBANDO CON L'OCCHIO, DELLE TECNICHE E SOPRATUTTO DELLE ATTREZZATURE ( CHE NO GAVEVO) CHE SERVIVANO. COMUNQUE ,BANDO AGLI INDUGI , PARTO. SALTO SUBITO LA PRIMA LANTERNA, SPINTO DALL'ENTUSIASMO DI FARE PRESTO. QUINDI RITORNO IN SALITA PER PUNZONARLA E SEGNARE IL PASSAGGIO. POI LE SUCCESSIVE LE TROVO CON UNA DISCRETA FACILITA'. L'UNICO INCONVENIENTE, VISTO L'ETA', MI E' STATO CREATO DALLA MANCANZA DI OCCHIALI PER VEDERE BENE LA CARTINA ( MUTA). POI, ADDIRITTURA, QUASI A FINE GARA, MI SONO INGARELLATO E HO PUNZONATO ALCUNE LANTERNE CHE ERANO DESTINATE ALLA GARA DEI PIU' FORTI, E CHE NON C'ENTRAVANO NULLA CON IL NOSTRO PERCORSO. FIORE TI XE SEMPRE EL SOITO. ALL'ARRIVO MI ASPETTAVA IL BUON JANEZ, CHE DALL'ALTO DELLA SUA ESPERIENZA ERA GIA' ARRIVATO DA UN PO'.
MI PIACEREBBE RIPETERLA, MAGARI CON PIU' AMICI DEL NDEMO DAI ,O ADDIRITTURA FARNE UNA PER SQUADRE.
BUONE CORSE A TUTTI.
FIORE
FOTO
1 ottobre 2012
RISCOPRIRE I BERICI
CIAO
FIORE
FOTO DEL GIRO
16 settembre 2012
10 settembre 2012
Folgaria, ospiti dei coniugi Fiorin
26 agosto 2012
CHI CI RICORDA?
LA FOTO CI RICORDA UN PERSONAGGIO DEL GRUPPO 'NDEMO DAI' . LA FRASE CHE CI AIUTERA' A SCOPRIRLO E' LA SEGUENTE : ...a voio vedare se dopo ea cigoea ancora sta bicicleta!!!
CHI E' ?
soluzione a pagina 46.
Ciao a tutti da Fiore.
21 agosto 2012
Fantastico (e faticoso) giro sull'Altopiano per DarioSenior in Garmin Connect - Dettagli
http://connect.garmin.com/activity/213040016
5 agosto 2012
Scott-iattolo animaletto da bosco
Grazie a tutti e buone corse.
Fiore
5 agosto: notizia del giorno!
Infine oggi compie ... anni, ma non li dimostra!!!
TANTI AUGURI FIORE!!!
22 luglio 2012
La Via Francigena in bici
16 luglio 2012
Tanti auguri Stefano
Fioreeee dove sei?
15 luglio 2012
IBRA AL PSG, FIORE AL DNA
Beh , ea podaria sembrare vera, anca perche' xe do volte che vago via co i do tostissimi del Dna, che i risponde sempre all'appello...Quindi go pensa' a na piccola vendetta ,ma beninteso scherzosa.
Godetevi le foto, che noi ci siamo gia' goduti il giro e i paesaggi.
Con affetto.
Fiore.
PS: guardate bene le foto, qualcuno gaveva problemi de prostata.
FOTO DEL GIRO
8 luglio 2012
GIRO DELLE MALGHE
Totale 43 km, il dislivello lo comunichera' Davide, ma saranno stati circa 800 mt.
Ciao a tutti e a presto per un ps giro sulle ns montagne.
Fiore
vai alle foto
4 luglio 2012
Segni...sassi..?...il tempo dei #!@ZZ..*!*##!!!
...altro che storie!! e tante altre belle e mielose parole! tutti amici, sempre pronti a darti una mano....(ma dove?)
se beco quel ... che de scondon me ghà cassà in "scarzela" sto bel mucchietto de sassi (per trarne inconfessabili vantaggi in salita) gli faccio un c... grande sempre!
Pedalate preoccupati! che arriva quel momento!!!
12 giugno 2012
Il tempo dei cuscini
Non cercare adesso le risposte che non possono essere date perché non saresti capace di viverle.
E il punto è di vivere ogni cosa. Vivi le domande ora. Forse in futuro gradualmente, senza farci caso, un giorno lontano ne vivrai le risposte.”
4 giugno 2012
Il giro degli ascari
Domenica 3 giugno: Passo Lusia
NAAAAAAA!!
E quindi al risveglio pensa e ripensa, visto che oramai quasi tutti i sentieri nei dintorni li conosciamo, ci siamo decisi: andiamo a vedere come sono le montagne che di solito vediamo d'inverno con gli sci ai piedi.
Direzione quindi passo S. Pellegrino, giù fino quasi a Moena, poco dopo l'Ovovia del Lusia si svolta a sx e si parcheggi l'auto.
da qui parte una salita incessante che con pendenze medie del 17% e massime del 22 su fondo sterrato ma compatto ci porta in appena 5 km da 1330 a 2045 m slm.
Uno sforzo fisico incessante con pochi posti per poter scendere per poi ripartire in tranquillità.
Alla fine un giro meno spettacolare di quello del giorno prima, anche se gli scenari sono sempre bellissimi, con la possibilità di girare nell'altopiano del Lusia percorrendo piste da sci e stradine sterrate.
Oggi però, a differenza di ieri, discesa a capofitto fino alla macchine e niente pedalatina defaticante.Troppo stanchi.
Altro bellissimo giro (molto tecnico date le pendenze) da rifare tutti in gruppo con ottimi rifugi dove poter girare le forchette sugli spaghetti.
Foto dei giri
Traccia del giro
Buon 2 giugno sobrio a tutti (anche se in ritardo)
3 giugno 2012
Tutti insieme appassionatamente
25 maggio 2012
Ruote fine al giro d'Italia.
21 maggio 2012
L'omonimo Frigo, del Gazzettino, ha talmente ben scritto in proposito che non mi sento di aggiungere che un GRAZIE a Paolo Dalle Nogare per la pazienza che ha avuto nell'accompagnarmi in questo cammino.
Grazie, Paolo.
Janez
3 maggio 2012
Interpretare i segni
Ciao, Stefano!
20 gg ci separano, il tuo incidente dal mio! Così simili e così diversi. E' incredibile come le situazioni accomunano e avvicinano la gente! Al Tuo ritorno ero ansioso di "abbracciarti" e per alcune ore ho fatto la spola tra casa tua e la mia.
Come al solito le tue riflessioni danno un contributo notevole al blog: io oggi vorrei sdrammatizzare!
C'è chi sostiene che sia il nostro gruppo .. "ndemo sfigài", altri sospettano qualche malocchio su Via delle Molle!
Ma noi non Molliamo! Con un braccio solo, a piedi, ma sempre presenti.. come alla bella festa del I° maggio.
E le foto della Via della Seta non possono che infondere solo il desiderio di ripartire quanto prima: vero Max?
a presto
Janez
30 aprile 2012
Le tasche piene di sassi
Una volta fatto chiese agli studenti se il contenitore fosse pieno ed essi risposero di sì.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena di piselli… li versò dentro il vasetto e lo scosse delicatamente. Ovviamente i piselli si infilarono nei vuoti lasciati tra i vari sassi.
Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno ed essi, ancora una volta, dissero di sì.
Allora il professore tirò fuori una scatola piena di sabbia e la versò dentro il vasetto.
Ovviamente la sabbia riempì ogni altro spazio vuoto lasciato e coprì tutto.
Ancora una volta il professore chiese agli studenti se il vasetto fosse pieno e questa volta essi risposero di sì, senza dubbio alcuno.
Allora il professore tirò fuori, da sotto la scrivania, 2 lattine di birra e le versò completamente dentro il vasetto, inzuppando
"Ora" - disse il professore non appena svanirono le risate - "voglio che voi capiate che questo vasetto rappresenta la vostra vita.
I sassi sono le cose importanti: la vostra famiglia, i vostri amici, la vostra salute, i vostri figli, le cose per le quali se tutto il resto fosse perso, la vostra vita sarebbe ancora piena.
I piselli sono le altre cose per voi importanti: il vostro lavoro, la vostra casa, la vostra auto.
La sabbia è tutto il resto... le piccole cose".
"Se mettete dentro il vasetto per prima la sabbia” - continuò il professore - non ci sarebbe spazio per i piselli e per i sassi.
Lo stesso vale per la vostra vita. Se dedicate tutto il vostro tempo e le vostre energie alle piccole cose, non avrete spazio per le cose che per voi sono importanti.
Dedicatevi alle cose che vi rendono felici: giocate con i vostri figli, portate il vostro partner al cinema, uscite con gli amici.
Ci sarà sempre tempo per lavorare, pulire la casa, lavare l'auto.
Prendetevi cura dei sassi per prima, le cose che veramente contano. Fissate le vostre priorità... il resto è solo sabbia".
Una studentessa allora alzò la mano e chiese al professore cosa rappresentasse
Il
Era giusto per dimostrarvi che non importa quanto piena possa essere la vostra vita, perché c'è sempre spazio per un paio di birre!".
che ne' monti di Luni, dove ronca lo Carrarese che di sotto alberga, ebbe tra ' bianchi marmi la spelonca
per sua dimora; onde a guardar le stelle e 'l mar no li era la veduta tronca”.
21 aprile 2012
C'è un tempo per ogni cosa
"Tutti i fiumi vanno al mare, eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta, i fiumi riprendono la loro marcia.
Non si sazia l'occhio di guardare ne mai l'orecchio è sazio di udire." Qoelet
...ghe xe anca un tempo pà ciapare tanta acqua, tanto no xemo fati de sae :)
Ciao.
PS Perchè mi e Fiore ghemo e gambe messe xo a stessa position?
20 aprile 2012
Una stagione un po'... così-così!
Vi scrivo nelle vesti di... di chi volete voi, giusto per rinverdire lo spirito che in questi anni ci ha contraddistinto e per proporvi alcuni date.
Siamo all'antivigilia di un appuntamento che vede Stefano, Fiore, Roberto, Max e me sulla via della seta.
Domenica partiamo da casa per raggiungere nell'ordine Ferrara, Bologna, Marzabotto, la Porretta, Pistoia, Lucca, Pisa, Livorno, Volterra e Siena. Rientro venerdì 27 aprile.
Lunedì 30 aprile viene proposto (ambosessi) Padova-Castelfranco-Padova partenza ore 9 in patro.
Martedì 1° maggio Festa dello Sport
Il gruppo "NdemoDai!" come da tradizione, propone anche quest'anno un giro in bicicletta aperto a tutti.
Il giro si articolerà in due percorsi, uno più breve di circa 20km e l'altro di 30km.
Km 20 fino al Castello dei da Peraga e ritorno
km 30 fino alla Villa di Stra e ritorno.
Ritrovo alle ore 8:45 con partenza ore 9:00 e per chi desidera pranzo finale a Cristo Risorto.
Senior
4 aprile 2012
Prendere e lasciare
Mi accorgo, vorrei farlo sempre più, che ogni corsa in bici, ma anche a piedi, riserva sempre nuove cose, nuove emozioni, se riesco a “guardare” e non solo vedere ciò e chi mi sta attorno; è come se aggiungessi un mattone alla costruzione che non finirò mai che è la mia vita.
Nelle mie corse molte volte mi limito a vedere fisicamente con gli occhi ciò che è esterno a me e tale rimane, altre, poche, osservo attentamente, noto e sperimento, infine, quasi mai comprendo, riconosco, faccio esperienza di qualcosa.
Ogni lingua, anche il nostro bel dialetto, ha diversi modi per indicare diverse esperienze e nella traduzione si perde sempre qualcosa del pensiero originale che si vuole comunicare.
Anche in greco è così.
Anche domenica prossima ci sono due amici che corrono, quello che arriva per primo non entra ma vede (blepo = vedere fisicamente) le bende per terra. Subito dopo arriva anche il secondo, e vede (theoreo = osserva attentamente) le bende. Infine colui che è amato entra e vede (orao = comprende, riconosce) e quindi crede.
Nelle esperienze, nelle cose e nelle relazioni che la vita mi chiama ad abitare sento che sto bene solo se amo e se mi lascio amare, il resto è “compitino”.
Tra un “venite e vedete” iniziale e il “vide e credette” finale c’è di mezzo una storia fatta di amici che corrono e che, in fondo, amano e si lasciano amare perché è proprio vero quello che diceva quell’altro: “Chi ama corre”.
Auguro a tutti voi, ma a me per primo, di avere passione e gioia in tutte le cose che faccio, piccole e grandi, credo sia l’unico modo per viverle e non subirle e, in qualche modo, anche un po’ per divertirsi (di-vertere = prendere un’altra direzione).
1 aprile 2012
me xe scampa' ancora
Mi piacerebbe mescolare ,pian piano, i nomi dei posti che insieme scaliamo,
e quindi comincio il mio versetto dalla salita del Groppetto.
Torreglia Mondonego Piccolo Marte, ndemo ragassi dai che se parte
Valbona Lanzetta Passo del vento, tutti in colonna a ritmo un po' lento.
Catajo Turri e Mottolone, si scalda la gamba di tutto il plotone.
Fianco del Venda e su al Roverello ,correre insieme e' sempre piu' bello.
Val Pomaro Cecilia e infine Arqua' ,fermemose insima e tiremo un po' el fia'.
Baone Monte Cinto e Monte Fasolo , ea xe na saita da fare da solo.
Regazzoni Torreglia Piccolo Marte, tosi ste tenti me sa' che queo parte!
Venda Rua e Galzignano, rientra nel gruppo l'uomo, pian piano.
Via Sale via Fonda Muro del pianto, tornemo casa gavem corso tanto.
Teolo Madonna e xo dal Groppetto, xe vedemo sabo pa naltro giretto.
Ciao a tutti.
Giullare
18 marzo 2012
E' (quasi) PRIMAVERA, LA STAGIONE DEI ...PACCHI!!
Il secondo è un "non pacco", ovvero un pacco al quadrato, in quanto colui che in quest'arte è un maestro questa volta ha trovato la scusa giusta per "tirarlo senza tirarlo", lasciandoci a becco asciutto nella nostra personalissima hit list!!
Il terzo lo abbiamo confezionato noi, impostando la pedalata secondo i giusti parametri "per far fondo"...chilometraggi, pendenze, percorso..tutto il necessario per far felice chi...non c'era! che peccato!!(forse si o forse no?)
Insomma "il clima" è dei migliori, quello bello frizzantino e stimolante, che fa correre qualche brivido su per le schiene curve nella fatica, aggiungendo pepe al semplice piacere di trovarsi in compagnia; dai (sarebbe 'Ndemo Dai!) tosi, fuori dai giacigli - che sembrate un po dei ghiri - e troviamoci numerosi alla prossima occasione!!
15 marzo 2012
SCUSA ROMA VADO DI CORSA
Faccio mio un titolo di un bel libro (Scusa New York vado di corsa) che un amico mi ha regalato qualche mese fa.
E’ si, ci siamo, domenica prossima, in qualche modo, proverò a correre la maratona di Roma.
In qualche modo perché anche questa volta, nella preparazione, non è andato tutto come speravo, un infortunio mi ha fermato per 20 giorni e così non sono riuscito a fare i “necessari lunghissimi”. Tant’è, cosi va la vita.
Ogni maratona ha un suo ricordo specifico e, per questo, è in se originale, tuttavia ci sono alcuni punti/momenti che , almeno per me, ritrovo in ognuna:
- Anche il giorno della maratona, quando suona la sveglia, solitamente presto, nell’incoscienza dei primi secondi la tentazione è quella di spegnerla e girarmi dall’altra parte. Sto bene al calduccio e al sicuro, e sempre faticoso “uscire”. Poi, quando prendo coscienza, mi alzo. E’ il giorno della “gara”!!!
- Iniziano i preparativi, stretching, colazione abbondante ma leggera, intruppamento disordinato ai blocchi di partenza…pronti…VIA!!!
- La prima parte della corsa è molto delicata, la passo cercando di “tagliare il fiato”, alla ricerca del mio un ritmo, del mio passo…sono appena partito ma faccio già molta fatica e comincio a farmi un sacco di domande. La gente mi incoraggia gridando, ma io non sto andando in guerra, ho scelto io di correre. Perché non mi dice divertiti o beato te che hai voluto e potuto preparare una maratona?
- Poi questo momento passa e c’è quello che io definisco “non ce n’è per nessuno”.
E’ il momento più facile (il più bello?), in cui non faccio nessuna fatica e le gambe sembrano andare da sole. Mi godo qualche chiacchiera con chi mi corre accanto e a volte mi sento così in forma da forzare l’andatura per prendere quello che sta 10mt avanti anche se so benissimo che uno davanti, c’è sempre!
- Dopo metà gara nascono i primi dubbi. Non sono poi così forte. Cominciano i primi segni della stanchezza e della fatica. Ginocchio, anca, piedi, ogni dolorino compare puntualmente al chilometraggio che ormai conosco bene. Non ci bado, e come vengono così se ne vanno. Gli infortuni che ho avuto nella preparazione e negli anni cominciano a far sentire la loro presenza e questi non se ne vanno facilmente, li posso solo “addomesticare” tentando di farmeli amici.
- Il muro. Spero sempre non arrivi, povero illuso. E’ in questo momento che faccio la vera esperienza della solitudine, e, solo, devo affrontare questo “tempo” anche in mezzo a migliaia di persone. Non ho più voglia di niente, penso di aver sbagliato qualcosa nella preparazione, anzi, penso di aver sbagliato a voler correre ancora una maratona e mi dico: questa è l’ultima volta, illuso!!! Cominciano i crampi, cavoli, ho sbagliato anche l’alimentazione pre e durante gara…non ne ho fatto una di giusta
- Ultimo chilometro. Ormai arrivo, magari in ginocchio ma arrivo. Abbozzo saluti a chi, a bordo strada, ancora mi incoraggia come a inizio gara, forse poi non avevano così torto. Comincio a cercare volti conosciuti, alcuni sono amici, altri persone speciali, compagni di cammino nella vita.
- Arrivo. Mi fermo e in un misto fra la risata isterica e un pianto liberatorio mi scarico. Ogni singolo muscolo del mio corpo mi si rivolta contro, man mano che si raffreddano sembrano volermela fare pagare e mi pare di diventare sempre più rigido, come una statua tuttavia…
- La maratona però, almeno per me che non corro per vincere (no ghe xe pericoeo), non finisce con l’arrivo. Non è solo una corsa, è una esperienza, e finisce solo quando “torno a casa”, alla vita vera.
Molti di questi stati d’animo mi pare di ritrovarli anche nella vita. Fatica a tagliare il fiato, trovare il mio ritmo, momenti di gioia e solitudine, vecchie cicatrici che a volte ancora fanno male…possono durare alcuni giorni o alcuni mesi, in qualche giornata, di quelle giuste, mi pare di provarli tutti assieme.
Correre a lungo, per tanto tempo, correre le maratone, mi aiuta a riconoscerli, a dargli un nome e quello che chiamo per nome mi fa meno paura.
La maratona, come la vita, che si presenta come uno sport individuale è, in realtà, soprattutto un gioco di squadra. Grazie a tutti agli amici che mi hanno incoraggiato, a quelli che hanno corso con me in questi mesi e un grazie in modo particolare a Ornella.
State tranquilli, di sicuro non vincerò, ma dicono che imparando a perdere si diventa grandi. Io domenica prossima diventerò grandissimo :)
3 marzo 2012
SE IL BUONGIORNO SI VEDE DAL....
Oggi ,per me, prima uscita seria del 2012. Con i fidi amici ,Andrea Cesaro e Senior ci siamo trovati a Monselice per un giro un po alternativo. Calaone, Arqua', Monte Cecilia Monticelli ecc. Ottimo per testare le condizioni fisiche di gambe ,fiato e cuore. Se il buon giorno si vede dal mattino ci sono le premesse per una stagione ottima. Dai ..anzi ndemo dai tosi.
25 febbraio 2012
Ricaschemodai
15 febbraio 2012
Tanti auguri Gianni!!!
3 febbraio 2012
Sorridere... di fatica!
2 febbraio 2012
Il pollice dello sciatore... sigh sigh!
Trattamento. *Le lesioni più comuni sono rappresentate da una lacerazione parziale del legamento collaterale ulnare. *Nel caso il legamento sia completamente rotto il trattamento deve essere chirurgico e consiste nella riparazione diretta del legamento o nella sua reinserzione a livello della base della 1a falange del pollice. A tale trattamento segue la immobilizzazione del pollice in apparecchio gessato o in tutore ortopedico per almeno 4 settimane. Già dalla 2a settimana si dovranno iniziare gli esercizi di mobilizzazione attiva della falange distale del pollice per evitare che si formino aderenze tra l'apparato estensore ed il legamento riparato. Dopo le 4 settimane di immobilizzazione si consentirà la ripresa graduale dei movimenti di flesso-estensione dell'articolazione metacarpo-falangea. Sarà tuttavia opportuno proteggere il pollice con il tutore ortopedico da movimenti di apertura per altre 2-3 settimane, evitando comunque attività lavorative o sportive che richiedono l'esecuzione di una pinza forzata per almeno 10 o 12 settimane.