30 giugno 2011

150° unità d'Italia



Anche il gruppo 'Ndemo Dai! celebra i 150 anni dell'unità d'Italia.










(dal Padova-Roma di giugno 2011)

27 giugno 2011

News dal pellegrinaggio


Oggi Stefano ,dopo giorni passati al fianco di Max,come giovane destriero, ha lasciato la via per rientrare a Padova. Il prode Max continua per raggiungere la meta. Ne restera' solo uno ,parodiando Highlander, il piu' forte,certamente di carattere e di testa. Mi el me pare un po s-ciopadeo comunque in gran forma.

25 giugno 2011

saluti dai pellegrini


Aggiornamento continuo dal pellegrinaggio Padova-Brindisi.
Allego foto dall'amico Massimo e riporto il testo integrale del SMS ricevuto.
"A tutti gli amici ciclisti! Buona strada a tutti da Dario,Stefano e Max."

ps: sul blog precedente ho scritto che erano ad Orvieto, si trattava invece, evidentemente, di Assisi. Scusate.

Jesolo - Punta Sabbioni

A parte un vento bestiale che ci ha fatto sudare per tutto il ritorno è stata una piacevolissima gita. 83 km in mezzo alla natura. Dalle campagne agli orti; dai borghetti dove il tempo si sembra fermato alle mega navi da crociera che entrano nel porto.
Eravamo 4 giovani e forti!
La traccia del giro e le foto del Fiore.
Un abbraccio a tutti

23 giugno 2011

NOTIZIE DAI PELLEGRINI


L'anno scorso ho avuto il piacere di partecipare al pellegrinaggio in bici fino ad Assisi con gli amici Dario, Stefano,Roberto e don Max. E' stata una esperienza bellissima che purtroppo non ho potuto replicare quest'anno. Non sono bravo come Stefano a descrivere i momenti vissuti, le motivazioni interiori ecc. ,quindi credetemi sulla fiducia. Questa sera ho sentito al telefono Massimo e Stefano ,stavano riposando in una specie di convento vicino ad Anagni, quindi hanno gia' lasciato Roma. Purtroppo ho saputo che, per motivi intestinali,il ns Presidente ha dovuto lasciare la compagnia.
Ho scaricato solo ora la foto inviatami via mms da Orvieto e ingrandendo ho potuto notare l'espressione sofferente di Dario: Mi spiace molto e spero si riprenda al piu' presto.
Appena ho nuove notizie vi aggiorno.
Forza ndemo dai anca in pellegrinaggio.
Ciao.

Fiore

17 giugno 2011

LE PASSIONI MODIFICANO LA VITA



Domenica scorsa, nonostante le previsioni meteo fossero negative (poi ampiamente confermate), anche se potevo dormire un po’ di più, mi sono alzato prestino e ho raggiunto alcuni amici che mi aspettavano a San Martino di Castrozza per un giro in bici. Il tempo inclemente non ci ha impedito di divertirci anche se il giro, gioco forza, è stato cortino.
Alcuni anni fa quando giocavo a calcetto, in realtà ero più un “praticone” (d’altronde è così :) ) che un giocatore, ogni giovedì sera, cascasse il mondo, andavo a “sacramentare” questa passione assieme a degli amici concludendo la serata con pizza e birra.
Io credo che le passioni, se non cambiano, almeno modificano le abitudini di vita…e non è poco.
Quando ero bambino gli adulti, soprattutto parenti e conoscenti dei miei genitori, mi chiedevano cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande, i più “studiati” usavano la variante del “diventare”. A questa domanda, a me pare stupidina, ricordo il disagio. La risposta era più un tentativo di soddisfare i desideri e le aspettative riposte su di me da mamma e papà che un rispondere secondo i miei sogni e le mie passioni di allora. Oggi, per fortuna, si usa molto meno fare questa domanda, non credo perché noi, adulti, siamo più intelligenti di chi ci ha preceduto. Con qualche test vediamo subito l’inclinazione dei nostri figli, chissà perché tra queste non vengono mai fuori risultati tipo, un onesto metalmeccanico, un bravo muratore, un buon sacerdote?
Nella mia vita ci sono state passioni che mi hanno accompagnate per molti anni, altre per alcun giorni, in questo ultimo periodo sembra esserci, tra le altre, quella della corsa, in bici e a piedi, prima o poi, per scelta o per raggiunti limiti d’età, finiranno anche queste…basta aver pazienza.
Per me è bello pensare che le passioni nascano da voglie e desideri.
Quelle che derivano dalle voglie non mi è quasi mai difficile concretizzarle, sono quasi sempre, e tutte, in discesa, assomigliano a quei gelati, gradevoli alla vista e al palato, che mangio un po’ per rinfrescarmi e dissetarmi, tutavia dopo un po’ la sete ritorna più forte di prima, saziano ma non mi nutrono, riempiono la pancia ma il mio corpo non riesce a trasformarli in energia per poter continuare il cammino.
Le passioni, non solo quelle sportive, che nascono dal desiderio di incontrare cose e stabilire relazioni non “ufficiali”, che, nella loro semplicità, mi permettono di farmi sentire contemporaneamente originale e vero, che portano pace al cuore, sono sempre frutto di fatica, di inizi incerti, fermate e difficili ripartenze, quelle in cui a volte mi sembra di fare dieci passi avanti e undici indietro, in cui mi chiedo, in momenti di sconforto, ma perché mi ritrovo a fare “sta roba qua”? A vivere questa relazione?
Correre da solo o con degli amici pare darmi fisicamente e in sintesi quello che il mio cuore prova nel cammino della vita. Fatica, bisogno di essere aiutato e aiutare, pazienza, leggerezza, sofferenza, soddisfazione per la strada fatta, rammarico,…c’è tutto.
Domani parto con degli amici per vivere un’esperienza di pellegrino (per ager) in bicicletta, in completa autonomia, niente di eroico comunque.
Alcuni mi chiedono che senso abbia liberarsi dai propri impegni per fare ancora fatica. A questa domanda non so ben rispondere ma, mettere nei borsoni solo quello che serve veramente mi insegna a quante cose superflue non so rinunciare nel mio quotidiano, come ho detto altre volte, sento che vivere, ogni tanto, qualche giorno, nell’essenzialità delle cose “conoscere” il freddo e il caldo, la sete, la stanchezza; vivere le giornate scandendole con la luce del giorno e il buio della notte; attraversare i luoghi ascoltando i suoni, annusando gli odori e ammirando i colori che li rendono unici, mi riconcilia con i miei limiti, mi riconferma creatura e non creatore e questo mi rasserena perché, anche se so di non essere eterno, molte volte vivo come se lo fossi, come se l’esito positivo delle piccole cose di ogni giorno dipendesse esclusivamente da me…non è così!
Altri, dicendomi che sono fortunato aggiungono che bisogna anche aver tempo …(da perdere)…per fare queste esperienze. Condivido con voi un paio di righe di un libricino che sto leggendo: “perdere tempo non è per niente grave. La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio di tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro”.
Tutte le passioni passano, rimane solo il centro. Qual è il mio? Sto cercando, a volte credo di sapere Chi possa essere ma poi non riesco a centrargli attorno la mia vita.
Ora che la strada alle spalle è già più lunga di quella che ho davanti mi piace che la mi bocca domandi al mio cuore: Stefano che cosa farai da grande?


13 giugno 2011

SMART




SMS del Mastro Ciliegia in Fighetta (Fiore): ore 08.01 - Me so sveia' desso qua piove che Dio ea manda.. Cossa femo

Carissimi amici, da notare che il sottoscritto Volpe (GG) era già tra Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza (100km da casa). Cosa potevamo fare a quel punto se non partire per il nostro giro programmato?

Per fortuna sono riuscito a far uscire Mastro Geppetto (Bajo) e Mastro Ciliegia in Fighetta chiusi in casa come la nonna di Cappuccetto Rosso. Facciamo colazione in attesa di GG Rock presso l'unico bar aperto (temp esterna 8.,5 gradi con pioggerellina). Quattro autoctoni mi guardavano come un alieno (essendo l'unico in divisa ufficiale Ndemodai).. ordiniamo cappuccini, torte, briosh (detto briosh) e chi ti entra dalla porta? L'ASCARO!!!

Grandissimo siamo già in 4 manca il 5°. A questo punto Mastro Fighetta non può tirarsi indietro. Accampa scuse.... un mal di orecchie latente con mal di gola incipiente (ma mi so del mestier e vedo che no xe vero niente... tuta 'na finta per tornar in leto).
Arriva anche GG Rock e ci si va a cambiare.... il meteo si apre.... Mastro Fighetta in minoranza si deve cambiare e dopo 1 oretta circa........ SE PARTE.

Grande panorama grande giro grande salita e grande compagnia...

Arriviamo al Passo Rolle e siamo accolti dalla musica di Stanlio e Ollio che la locanda emette a pieno volume. Ridi e schersa cossa femo?

IL giro per la Baita Segantini non si può fare... massa tardi... e femene casa ne disereda.... e allora?
Grande Bajo... ops scusate.... Mastro Geppetto che ci porta giù per un bellissimo sterrato fino a i Laghetti di Colbricon...



Discesa tecnica con pietra umidiccia, guadi e salite su pietroni bagnati.
Grande strada.
Tempo di riparare una foratura dell'Ascaro e su via verso il Rolle per poi scendere per uno sterratino in mezzo ai prati umidi di una pioggia che ci ha lavato anche il midollo!!

Felici e contenti alla base per il giro e per l'amicizia che ancora una volta ci ha fatto divertire anche con un tempo poco clemente.

Ed alla fine cosa fare se non un conviviale pranzetto a base di STINCO di maiale?

A voi le foto del giro Fiore foto giro Ascaro e la traccia GPS

Un abbraccio a tutti e W NDEMODAI

la Volpe

AUGURI PRESIDENTE


IL GRUPPO " NDEMO DAI " SI UNISCE AGLI AMICI E PARENTI NEL FARE GLI AUGURI A DARIO E LUISA PER IL LORO TRENTESIMO ANNO DI MATRIMONIO.
NDEMO DAI NALTRI TRENTA ANNI..E PIU'

3 giugno 2011

ea volta giusta



Ora che finalmente sono riuscito a salire a cima Grappa, comprendo meglio il significato delle parole che il buon Bepi ha scritto alcuni giorni fa. Anch'io ero tra quelli che , alcuni anni si era fermato a Campocroce. Quindi grossa soddisfazione aver condiviso con l'irriducibile Janez ( un motorin che no moea mai) la salita a quota 1770 mt. Aiutati anche dal tempo giusto, ne troppo sole ne troppo freddo e dal clima ,della serie i quattro dell'ave Maria ,stavolta ghemo da farghea. Un plauso a Massimo che , pur non essendo avezzo alle lunghe salite ( e poco anca ae corte) e' arrivato alla meta. Ea prossima volta vago su co do bici, una pa ea saita e una pa ea beissima discesa de pieroni che porta so dritto a Borso del Grappa. Ciao a tutti e grassie anca al Presidente. Mitticcoooo!!!

2 giugno 2011

NUOVI MESTIERI



Da ritorno di un viaggio a Londra ,io e Gigi abbiamo preso spunto per intraprendere una nuova attivita'. Trattasi della CHIRURGIA DELLA BICI. Io saro' alla guida dell' ambulanza a due ruote ( vedi foto) Il dott. Gigi potra' eseguire le seguenti attivita' mediche:

Fare i raggi alla bici
Cambiare le coronariche davanti
Sostituire i copertoni giugulari
Operare ai reni a disco
e altre attivita' di diagnosi.
Aspettiamo pazienti .

la seconda volta

la seconda volta è stata quella giusta, quella della mèta finalmente raggiunta: Cima Grappa!
Altri qualche anno fa avevano tentato l'impresa: qualcuno c'era arrivato, qualcun altro aveva desistito, attratto più dall'ospitalità e dalla bella compagnia di casa Pagnacco che vinto dalla stanchezza. Anche Alberto, Rossella e Luisa oggi non ne volevano più sapere di tornare a casa. Siamo stati troppo bene. Grazie Andrea!
Lo scorso anno c'eravamo fermati al 24° tornante all'incrocio per l'Archeson: allora c'era una ragione ... il passaggio del Giro, l'arrivo dei campioni!
Quest'anno i protagonisti siamo stati noi: Fiore ("ah se gavesse la me Scott biamortisada!"), Dario (soddisfatto del suo nuovo destriero!), Massimo (seppur alle prese con qualche crampo, "de coccio" ha pedalato sino a quota 1.750).
Con il fuori programma della discesa sul "sentiero 95".
Temo però che anche 'sta volta, come sul Cansiglio, gavimo sbaglià strada!