25 ottobre 2014

ODE AI BERICI

Questo d'edra gentil cerchiato vaso, cui di porpora ardente Empio Berico mosto, a te consacro.
Giorno, amici,il piu' sacro. Deh non abbia di noi Beozia, o Taso.
Al lieto domator dell'Oriente, Rechisi di presente, L'onor dei Colli patri, e non si frodi Ciuto e Bacco delle dovuti lodi.

Liberamente tratto da un toco trova' su internet.

Un po'  come il giro di oggi, non si sapeva mai dove si era, e sopratutto da che parte si andava.
Guasto tecnico al gps ( Davide) si diceva. E intanto su per le erte a piedi, la bici si spingeva.
Ameni i posti, ardite le discese per chiudere in bellezza anche questo mese.
Ciao a tutti.

Fiore

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Panorama sulla pianura padovana

23 ottobre 2014

VEGNO O NOVEGNO?

Chi che xe vegnu', come Vezzu', ga visto...i altri ga da accontentarse dee foto.
Sempre felicemente desideroso di vedervi in sella Vi saluto amabilmente.


Fiore












foto

6 ottobre 2014

SETEMBRE, NDEMO(DAI)!... XE ORA DE MIGRAR

Settembre è per me in assoluto il mese migliore per riprendere il ritmo con la MTB! ... e col gruppo!
Carichi infatti delle avventure che ognuno ha vissuto durante l'estate, ecco giunto il momento dello scambio, della condivisione.
E anche se in fondo si ripetono sempre gli stessi giri, immancabilmente sui Colli, poco importa: tante son sempre le cose da raccontarsi che quasi ci si dimentica della mèta. E così si improvvisa.
Si aspetta ancora qualche istante a partire sperando si unisca il solito ritardatario ... affiancati si parla di salute e di acciacchi, propri o degli altri.
Poi si passa ai figli e alle vacanze appena trascorse e sempre più striminzite, oltreché per i mutati stili di vita (bei tempi quando s'andava in tenda coi figli!), anche per un lavoro sempre più difficile da conservare o da trovare.
Così parlando si arriva in alto, da qualche parte ... lassù sul Ricco, sul Grande, sul Rua, che non ce ne siamo  nemmeno accorti.
E poi giù, quasi a voler lasciarsi indietro quei discorsi da grandi per riprenderli, lì dove li abbiamo interrotti, il sabato successivo.
A sabato.
Janez

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prime uve

Monte Ricco

Lonzina PoggioAmeno Luvigliano

Campomolon

5 ottobre 2014

QUALE DIREZIONE ?

Un giro organizzato (?) di venerdi sera, dopo una pizzata in compagnia poteva avere una buona riuscita? La risposta e' si, se la guida e' un certo Davide gps. Tutto fino  ad un certo punto, poi spazio all'improvvisazione, alle sensazioni e sopratutto alla voglia di divertimento. Mi riferisco a tutti i bivi con i relativi cartelli che abbiamo incontrato, specialmente sulla via del ritorno. Abbiamo improvvisato ( mancava Janez) ed il parametro utilizzato per le scelte era " ndemo xo de qua' che me pare piu' beo " Piu' beo per Davide ed il sottoscritto equivale a discesa ignota, impervia e tecnica. Come nella vita ci troviamo spesso di fronte a dei bivi, a dover prendere delle decisioni piu' o meno importanti ( senti, me par de essere Gnoato), ma la scelta deve essere sempre dettata dal cuore e dalla propria indole.  Ed i ogni caso assumersi sempre le proprie responsabilita'.
Detto questo, ringrazio anche il prode Bajo che nonostante qualche piccola defaillance non ha mai mollato e ha condiviso con noi una splendida gior

nata.
Ciao tosi,alla prossima...

Fiore


foto https://plus.google.com/photos/116292675939642743995/albums/6066620147605375329
http://connect.garmin.com:80/activity/embed/6053140880

24 settembre 2014

Il Ritmo del Cuore

Ri-leggo con un pò di nostalgia il post che Ornella ha scritto sulle esperienze in bici di questa "pazza pazza estate"...Avessi scritto subito al nostro ritorno avrei forse sottolineato con enfasi le 53 punture d'insetti che Dario ha contato sulla mia schiena tralasciando quelle su gambe e braccia dopo il giro sulle barene di Lio Piccolo, la mia paura di non "gestire" i borsoni sulla bici (la mia prima volta!!!), il ritornello continuo di Dario che ritmava il mio andare sulla strada "stai a destra" ma passati quasi due mesi quello che resta davvero sono i colori splendidi della laguna, il cielo che ogni momento cambiava colore come il paesaggio, la possibilità di vedere "a velocità di crociera" l'andare del Sile, silenzioso e magico e di gustare anche un pò la tristezza che ti avvolge quando arrivi al "cimitero dei burci" dove ti mostrano il loro scheletro abbandonato quando ormai sono diventati inservibili, la disponibilità del parroco di Treporti che ci ha messo a disposizione il patronato pur se con mille raccomandazioni, il sorriso del "rosso fraticello" che ci ha accolto a Treviso confidandoci il suo sogno di arrivare a Gerusalemme nonostante la sua paura di volare...I volti, i sorrisi, la natura, tutti doni di Dio che mi riconciliano con la vita in questi giorni che con fatica cerco di ritrovare il ritmo DEL CUORE ( e non solo io!!!)...confidando in nuovi cammini auguro a tutti una "buona strada nel quotidiano andare"
Luisa

29 agosto 2014

...e la chiamano estate...

Da Wikipedia: La chiocciola è un animale dal carattere assai cauto e timido in quanto si ritira appena sente il primo segnale di pericolo. Quando vengono anche solo sfiorate le antenne queste si ritraggono istantaneamente (attenti no go dito corna !!!)     Molto nota la sua lentezza nei movimenti (0,03 mph, corrispondenti a 0,048 km/h) 
Eh già! a volte mi sento proprio una lumachina;  una lumachina che però pian pianino, con molta calma - non senza preoccupazioni e pericoli – è capace di percorrere chilometri e chilometri sfiorando con le due ruote paesi, città, lagune, mari, fiumi, montagne e laghi.  Che dire di questa estate insolitamente piovosa se non che in tanti km,  di acqua non ne abbiamo presa nemmeno una goccia? Nei tre itinerari fatti durante l’estate, con i nostri fedeli borsoni pieni di tutto ciò che serve e anche di ciò di cui non si riesce a fare a meno, ho imparato (parole non mie) che è utile e saggio guardare le previsioni meteo ma lo è ancor più guardare il cielo prima di partire.
Nel giro di 3 giorni fatto da Padova ad Albarella,  Delta del Po e ritorno ogni mattina prima di partire promettevano pioggia.  E guardando di tanto in tanto il meteo su internet sembrava che in quel preciso momento sopra le nostre teste dovesse esserci il diluvio; ogni volta, spalmandoci a vicenda la crema solare, alzavamo gli occhi al cielo e ci chiedevamo  dove fossero i nuvoloni e soprattutto la pioggia.
Bellissimo il giro fatto in compagnia di Dario e Luisa da Padova a Chioggia con spostamenti in traghetto per raggiungere Pellestrina, il Lido e di nuovo la terraferma seguendo prima il Sile e poi il Muson,  lascio a Luisa se ne avrà voglia, scrivere qualcosa su questa nuova esperienza.
E infine, dulcis in fundo, l’ultimo giro: partiti da Padova diretti ad Asolo per la via degli Ezzelini con l’intento di fermarci a dormire più o meno a Bassano, ci portiamo invece avanti anche nella salita e troviamo riposo a Valrovina. Dal giorno seguente vai coi dislivelli.  Beh!  Diciamo che più che una lumachina mi sono sentita spesso una Ornellachina sulla ruota davanti; ma pedalata dopo pedalata, tra una salita e una discesa e una nuova risalita eccoci ad Asiago e a Camporovere.  A  Mezzaselva la nostra amica  Emanuela ci offre un buon caffè e torniamo a Camporovere dove il parroco ci accoglie nel patronato. Ci accompagnano la mattina seguente nuvoloni neri e cupi, le persone che incontriamo ci guardano un tantino perplesse, sembrano dire “ma che ci vanno a fare questi coi borsoni su al Ghertele”  anche perché, dicono, oggi è acqua sicura. Ma anche questa volta una manina sembra tenere lontana la pioggia e facciamo tutta la salita che porta al Ghertele e poi al Vezzena ben vestiti ma asciutti. Una discesa panoramica tra strapiombi e gallerie ci regala la vista meravigliosa dei laghi di Levico e Caldonazzo abbracciati dal sole, che raggiungiamo in brevissimo tempo: sosta al lago e poi via verso la ciclabile della Valsugana. Dopo una notte di meritato riposo a Valstagna riprendiamo la strada che ci porta a casa.

Partendo da casa, si lasciano mille pensieri e preoccupazioni. Non si è mai pienamente convinti e a ben guardare ci sarebbero cento motivi e altrettante paure per non partire.  Anche durante la strada a volte vien voglia di tornare sui propri passi, di tornare indietro, di appendere la bici in garage per non riprenderla più in mano.  Piano piano la nebbia della fatica si dirada e solo allora riaffiorano i ricordi, sembra tornare a galla anche ciò che ti sembrava di non poter ricordare perché passato troppo velocemente attraverso, i tuoi occhi, le tue orecchie,  i tuoi sensi. È bello ripensare ora, con calma,  a quanto vissuto, a quanto visto, alla fatica, a chi hai incontrato, a chi ha corso con te.

ALCUNE FOTO

20 luglio 2014

" NDEMO DAI + CO RIVO RIVO " sul Grappa


A volte capita di organizzare dei giri in mtb e trovarsi in 4 anzi in 2 gatti. E cosi' tramite Gigi rockrider ci siamo messi in contatto con due biker del Co rivo rivo di Padova, anche loro rimasti orfani.
Ne e' nata una piacevole giornata, a parte copertoni sbrecciati e doppie riparazioni, strade ( nuove) in parte sbagliate. Ma si sa quando si intraprendono nuove strade bisogna saper prendere tutto quello che comportano .Quindi fatiche e indecisioni sui bivi e scelte da fare, che il percorso ci ha messo davanti. Qualcuno piu' bravo di me direbbe...come nella vita. Proprio cosi'. Spero che anche i nostri nuovi amici, Marco e Giancarlo si siano divertiti ed abbiano apprezzato la compagnia. Sicuramente hanno apprezzato la sosta presso la malga Moda per lo spuntino a base di poenta sopressa e pancetta. E qui i punti in comune col  ndemo dai ci sono tutti.
Alla prossima.

ciao


i dossi del col Beretta
Fiore



















https://plus.google.com/photos/116292675939642743995/albums/6038152833693680353

7 luglio 2014

CILIEGINA SULLA TORTA con ripieno.

Era da mesi che il Davide gps girava attorno a sta Gran bike di Folgaria. Tanto tuono' che piovve!!.
Ma noi il giro lo abbiamo fatto con il sole. Panorami mozzafiato, pascoli verdi, boschi e forti della Grande guerra ci hanno accompagnato per i 36 km del percorso. Per la verita' ne mancavano 8 per completarlo ma va bene cosi', vero davide?. Ma di traccia dell'orso nenche l'ombra. Mi spiace per Janez. Dicevo del ripieno  riferendomi alla sfida contro i bikers che hanno fatto partire l'embolo ai nostri Stefano Davide Andrea e Bajo. Il piu' ingarellato era Stefano che ha portato a termine la sfida con successo assieme agli altri. Maai dire " permesso permesso" quando superi i ciclisti perche' se scatena el putiferio.
 La ciliegina , invece, era tutta per gli amanti della discesa, ossia bosco con sassi e radici scoperte dove qualche saltino era permesso.
Grazie a tutti i partecipanti: Davide, Andrea Toppao, Stefano, Janez, Bajo, Simone, Pierluigi, Dario senior.

Alla prossima e ricordate che...se un ciclista con il rapporto piccolo incontra uno con il medio...il ciclista con il piccolo e' un ciclista morto!  Clint Eastwood.

Fiore


foto del girohttps://plus.google.com/photos/116292675939642743995/albums/6033396915115249585

25 maggio 2014

condivisione

Ho apprezzato molto ieri il gesto di Stefano che ha sacrificato il cerotto del suo dolente adduttore del quadricipite per la foratura di Andrea (leggi tiublesssss sbregà)!
E la disponibilità di Maria a raggiungerci eventualmente con l'ammiraglia (Panda col portabici!)!
Condivisione significa anche rinunciare un po' a se stessi e aderire ai bisogni del gruppo: un pò più asfalto e meno sterrato, meno salita è più pianura, più ciliegie e meno integratori!
Ho da un mese le foto da scaricare dei giri di maggio: qualcuno ci avrà forse rinunciato .... Ma dopo l'uscita di ieri ho lavorato per pubblicarle e condividerle con Voi.
Del resto ormai con WApp condividiamo tutto e tutti in tempo reale (quando la tecnologia non ti abbandona, leggi cell. scarico!), al punto che le esperienze perdono quasi di valore: bei tempi, quando dovevi attendere di aver finito il rullino, aspettare il lunedì per portarlo da De Pretto (sviluppo e stampa... 10x13 ...e qualche bella foto anche 15x18! in bianco e nero ... poi, finalmente, anche a colori!) e, con tanta curiosità, andarle a ritirare! ...Passavano giorni prima che tutti riuscissero a vederle!
Oggi ... voilà!
Janez
10 maggio 2014 con le bici da corsa per ciliegie!

17 Maggio 2014 Sui Colli in MTB (allestimento cicloturistico)

24 Maggio 2014 Summano S.Pietro Valdastico Rotzo Roana Camporovere


1 maggio 2014

1° Maggio 2014: tradizionale biciclettata con la Festa della Polisportiva Mortise 2000

                                                                                      
I fedelissimi della biciclettata
Anche quest'anno siamo riusciti ad organizzare la biciclettata, in associazione con la Festa della Polisportiva Mortise 2000.
 
Il giro del 2014 è stato particolarmente apprezzato, tant'è che è stato anche predisposto, per tutti i partecipanti, un opuscolo con alcune informazioni dei luoghi che abbiamo toccato con... 2 ruote!
 
Un saluto a tutti.
Senior
 
(Grazie al prof. Alberto Danieli)

il tracciato del giro


Alcune foto all'interno dell'antica Chiesa parrocchiale di S. Gregorio Magno - via Vigonovese, oggi Parrocchia Ortodossa Romena dei Ss. Pietro e Paolo, del Patriarcato di Romania
 

 



12 aprile 2014

  

   GLI ODISSEI

"Oh Calypsos!!"

 












"Musa, quell'uomini di multiforme ingegno, dimmi, che molto errarono...Stolti! che osaro vïolare i sacri al Sole Iperïon candidi buoi
Con empio dente, ed irritâro il nume, che del ritorno il dì lor non addusse..."
Scusate, mi son fatto prendere "un pò" la mano, ma che la giornata e l'impresa non si sarebbero condotte secondo gli usuali canoni, fu chiaro sin dall'incontro, sulla mitica passerella del Bassanello dove, era già un bel pezzo che tutti eravamo appena arrivati (?)
Poi accadde l'inverosimile!!! il nostro timoniere (Gipiessum) ci condusse lungo percorsi senza uscita (!!!) da dove, sol grazie all'aiuto di un gentil villano (Ossimoro) ci traemmo di impaccio.
Ma da questo episodio il viaggio dei nostri eroi fu segnato ed, infatti, per qualche misterioso sortilegio, non appena le fatiche per conquistar la vetta sembravano giungere al termine e si prospettava l'agognata discesa ecco che i nostri eroi dovevano immantinente affrontar un nuovo mostro, l'aspra rampa o i puntuti sassi tra Turri e Regazzoni (novelli Scilla e Cariddi) (un trepido pensiero per il nostro presidente!)
Ed infine in loco "Parvulo Mars" la Circe delle discese avvolse con le sue spire i navig.. pedalanti, confondendone la rotta e "obbligandoli" a successive ripetizioni, fino a quando il richiamo dell'amata genitrice non fece breccia nella mente dell'AlCEO Flor riportando i nostri eroi sulla retta via.
Non sapevano i miserelli che sulla strada del ritorno li aspettava, presso l'isola (pedonale) di Montegrotto la ninfa Calypsos Tiziana la quale, con il semplice richiamo d'una coppa di nettare spumeggiante e l'inebriante suono della sua voce (oltre che d'un morbido spuntino), avrebbe nuovamente fatto perder la ragione ai nostri naviganti.
Come avrebbe potuto dire qualcuno, di più colto del misero narratore che v'accompagna: "Hic manebimus optime" ...noi ci siamo accontentati di dire: "Hic! magnemo che xe ottimo!"
E se ciò non vi aggrada...
Menelao! (Bajo) 
L'Odissea (il percorso) 

31 marzo 2014

Curvatura e conversione.

Nel fine giro di sabato scorso abbiamo incontrato un contadino che potava la vite usando ancora “ e strope” e non gli ormai più pratici cordini di gomma.
Ci diceva di essere rimasto uno degli ultimi ad usarle e soprattutto uno degli ultimi a potare la vite con la curvatura ad archetto…copio e incollo: La potatura però ha una variante, cioè la curvatura , vale a dire, dare al ramo o al capo la forma di un arco . Questo arco , a prima vista può sembrare un semplice sinonimo della piegatura. In realtà le conseguenze della curvatura  sul modo di vegetare della pianta , possono essere importanti, andando oltre il contenimento dello sviluppo vegetativo, pur esistente come nella semplice  piegatura . Infatti , curvare un ramo come un capo , pur aumentando lo sviluppo vegetativo, aumenta pure la capacità di differenziazione a fiore delle gemme, nonché di allegazione (fase iniziale dello sviluppo dei frutti successiva alla fioritura) .
Mi sarebbe piaciuto far un lavoro “di mani”, quello che facendo una cosa la vedi pian piano formarsi e definirsi. Ricordo sempre con piacere quando andavo a dare una mano a papà in qualche cantiere (gnente de particoare faxevo soeo el manovae) concludevo la giornata avendo sempre fatto qualcosa in più del giorno prima che potevo vedere e toccare. La vita  invece mi ha portato a fare un lavoro, che ho imparato a farmi piacere, dove contano di più le parole e dove vendo cose fatte da altri, non si può avere tutto J.
Ho sempre vissuto la parola conversione con un senso di insofferenza, forse perché richiama la rinuncia, il ritorno al rigore, al senso del dovere, in una parola a non perdere tempo con “le piccole cose della vita” che non sono la vera pietanza ma che, a mio parere, ne sono il condimento, donano il gusto e la rendono desiderata, non subita. Naturalmente è un mio personalissimo problema con questa parola che nasce dal tempo in cui andavo a catechismo e le quaresime erano vissute in modo “diverso”. Tuttavia la parola curvatura nell’accezione detta sopra mi risulta più sim-patica.
Ai miei occhi questo contadino, potando le sue viti con curvatura ad archetto, sembrava proprio che perdesse il suo tempo, ma la potatura anche se dolorosa è essenziale alla vita della pianta e ai suoi frutti.

Quanti tralci anch’io dovrei potare? Quanto bisogno ho di nuova vita? Non pretendo la conversione, mi basterebbe la curvatura ad archetto? 

12 marzo 2014

Che fadiga

Che fadiga
Ieri sono andato a rinnovare il certificato medico, tutto bene. Il dottore compilando a testa bassa delle carte mi dice: buona prova da sforzo, io, convinto di non essere visto, abbozzo un sorriso di autocompiacimento, lui si ferma, alza la testa, mi guarda sorride a sua volta, riabbassa la testa e continuando a scrivere sussurra: non ho detto che è una buona notizia. Come? Replico io. E lui: ad una certa età non è bene correre  costantemente al massimo dello sforzo o addirittura ad uno “sforzo eccessivo”.
Qual’è per me la soglia dello “sforzo eccessivo”?
Non sempre “l’oltre” è bene.
Non sempre delle buone prove producono buone notizie.

Sabato scorso ho ripreso in mano la bici, che fadiga tosi!!!
Da ottobre, a parte un giretto in mezzo alla nebbia e al ghiaccio fatto con il buon Bajo, non avevo più corso in bici. La maratona di Firenze prima, il brutto tempo poi, e anca un fiatin de poca voia le cause.
Sabato è stata una giornata bellissima, bel sole, buona compagnia e la conferma che la bici, ma non solo lei, non lascia molto spazio all’improvvisazione. Non importa pensare di essere allenati perché hai fatto quel tipo di giro molte altre volte, ne che hai fiato e gambe perché sei allenato in altri sport di resistenza, la relazione con la bici è altra cosa, un equilibrio di tecnica, forza e armonia, che come molte cose nella vita devi allenare con costanza.
Cosi sabato mi sono trovato a provare la fatica che va “oltre” quella normale dei sport di resistenza, quella che da un momento all’altro non ti da più la possibilità di proseguire. E’ ovviamente molto soggettiva e legata ad un equilibrio fisico e mentale. Per fortuna, grazie anche a Davide che mi ha “coperto” la ritirata, sono riuscito ad arrivare a casa senza gravi danni.
La filosofia del “no pain no gain” non mi appartiene completamente anche se devo dire che le cose e le relazioni più belle della mia vita sono state prima pensate, poi desiderate, infine preparate e curate con cura e attenzione.

Nelle poche gare che ho fatto non mi è mai successo di andare meglio che negli allenamenti. Può essere che come a Firenze una serie di concomitanze, tutte positive, contribuiscano a una prova particolarmente brillante(par mi naturalmente), ma se poi riguardo al mio foglio excel riportante la tabella di preparazione vedo molti allenamenti, lunghi, lunghissimi, ripetute corte, medie e lunghe, insomma la “corsa” a piedi, in bici e quella di ogni giorno è bene che la desideri il giorno prima. Credo infatti che desiderare sia uno dei verbi che precedono e preparano la prova, l’incontro.





24 febbraio 2014

MANDORLI IN FIORI

Ringrazio Stefano che ha lanciato l'idea di andare sul Fasolo a vedere i mandorli in fiore.
Poi per motivi meteo e per motivi di corse a piedi non ha potuto aggregarsi a noi.
Ti dedichiamo comunque queste belle foto e ti aspettiamo sempre in sella.
Che altro dire, giornata bellissima, tiepida ,come ormai ci ha abituato questo inverno autunnale e poi molto molto fango.
Poi la natura ci ha ,come sempre, sorpreso, colori e profumi che riempiono gli occhi e toccano tutti gli altri sensi.
Alla prossima!

ps:  go prova' in discese ea nova bestia de Davide gps...che aereo da combattimento!!!


foto del giro:https://plus.google.com/photos/116292675939642743995/albums/5953273781979248705?authkey=CLjflLq3zuLgpgE

11 gennaio 2014

ANNO NUOVO GIRO NUOVO AMICI NUOVI...



Prima uscita del 2014, dopo alcuni giri di mail, di sms e whatsapp ci ritroviamo in 9 alle 9.
Obbiettivo, provare un pezzo di ciclabile rimesso a nuovo e un pezzo di ciclabile interamente nuovo ( Ostiglia da Piazzola ad Arsego). Diamo il benvenuto all'amico Vise che si e' unito a noi per la prima volta , sperando non sia l'ultima. C'e', in verita', il bisogno di incrementare il parco ciclisti, in quanto alcuni per motivi piu' disparati o disperati, li abbiamo persi per strada. Sempre benvenuti!!
60 chilometri circa, percorsi in scioltezza e conversando amabilmente con il compagno di turno che via via si affiancava.
Bell'inizio!!.
Saluti e ringrazio tutti.
Ciao

Fiore