20 novembre 2013

Abbiamo preso spumiglia

Alcuni mesi fa Francesco è riuscito a convincere Ornella ad “adottare” un gatto che per il suo manto bianco abbiamo deciso di chiamare spumiglia,  devo dire che ci sta dando molte lezioni di vita J…ma non è di questo che volevo scrivere.
.
“Firenze la più dannata città italiana dove non c’è posto per sedersi, stare in piedi o camminare” (Ezra Pound)…   quindi tanto vale correre!!!.

E così, dopo Padova, Venezia, Roma, Reggio Emilia, siamo arrivati alla vigilia di un’altra maratona, quella di Firenze. Non sono più un neofita delle maratone e nemmeno un ve…terano,  un po’ come nella vita, non più giovane e non ancora ve…terano, comincio a fare tesoro dei miei errori ma ho ancora molto da sbagliare.
La preparazione a questa maratona è stata volutamente più soft e si sente, ci arrivo molto più riposato che nelle precedenti, mi preoccupa solo un dolorino all’anca che mi è rimasto dall’ultimo lunghissimo. Non so poi se questo sia positivo, può darsi che questo sentirmi riposato si traduca in un non abbastanza allenato J vedremo.
La settimana scorsa, assieme ad alcuni “alti” esponenti del gruppo ‘Ndemo dai ho partecipato ad un seminario dal titolo  “Fisiologia muscolare e alimentazione negli sport di endurance”  presentato dal dott. Sponsiello con la partecipazione di Valeria Straneo.
Come spesso succede in queste e simili occasioni, è tutto molto interessante…poi nella vita si fa quello che si può J
Di tutti i lucidi e  le belle parole sentite vi riporto quella che più mi è piaciuta: “la specie umana è stata pensata/si è evoluta per camminare e per correre PIANO” e il PIANO era proprio scritto in stampatello e grande. Il dott. Sponsiello ha argomentato questo “teorema” adducendo molte nozioni fisiologiche/biologiche del corpo umano e ha incaricato me di dare una dimostrazione empirica…domenica sarà fatto!!!
Come ho già detto altre volte la maratona è solo una scusa, la motivazione per alzarsi presto al mattino per quattro mesi, per correre da solo o assieme a degli amici.
Ogni tanto, per la verità abbastanza spesso in questa ultima preparazione, soprattutto al mattino presto quando fuori è ancora buio e silenzio, indossando le mi scarpe da corsa mi sono chiesto per chi sto correndo o per che cosa?
Non sempre ho saputo dare una risposta, credo comunque, almeno per me, che non ci sia una risposta unica ma un “conglomerato” di emozioni.
Di sicuro mi piace correre, sapere che si farà fatica ma che è necessaria per un qualsiasi tipo di cammino mi aiuta a iniziare bene le mie giornate. Correre in bici ma soprattutto a piedi si addice molto al mio modo ascaro di intendere la vita, anche se corro assieme ad altri posso isolarmi per pensare a cose importanti o al nulla, “tirare” fino a sentire il cuore in gola nelle “ripetute” e rilassarmi nei “lenti”, cercare un po’ di aria fresca e di libertà stando nelle strade che conosco bene e nelle quali sono stato chiamato ad “abitare” Correre mi ricorda i miei limiti e che non tutto dipende dalla mia volontà, io non sono un campione, non sono chiamato a fare i record ma nella “perseveranza” del stare e fare quello che posso e so contribuisco a raggiungere il traguardo.
Rispetto alle prime tre maratone, dove ho usato molto nei miei allenamenti e nella maratona stessa l’mp3, ultimamente corro senza nulla, non so dire se è meglio, è diverso, per ora va così e cerco di godermi il così di ora. Tuttavia ogni maratona, almeno per me, è abbinata ad una canzone che me ne ricorda lo spirito e soprattutto la preparazione, quella di Firenze è una canzone dei Nomadi che vi invito a vedere/ascoltare fino alla fine.



Per me è bello credere che anch’io possa essere, almeno  qualche volta, fra quelli che con la loro voce, magari sbagliando la  metrica e con evidenti stonature, contribuiscono a emozionare il Solista e a indurlo a cantare ancora per noi. 

16 novembre 2013

DOLCE TORNAR

Eccomi qui,tornato alle patrie pedalate. Complice una giornata favolosamente primaverile, se non fosse solo per i colori autunnali che ci circondano,la tanta voglia di provare la Trek in versione Fiore 2.0, con modifiche apportate, e la giusta compagnia, direi che la fatica di saltare in sella dopo chilometri fatti a piedi e' passata in secondo piano.
Ringrazio il nostro meteorologo Bajo/Bernacca,che ieri sera ci ha inviato delle previsioni attendibilissime...credeghe. Ma come se fa invertire ea temperatura co i nodi del vento?
Grazie a Giacomo che con la potente GO-PRO ha ripreso le ns discese ardite.
Saluto il rientro di Mauro e confermo la bella compagnia dei matti dea discesa Cesaro e Davide gps.
Ciao alla prossima.
 Fiore