29 giugno 2013

Ragassi . . . . stasera tocca!!!

Eeeh si!
dopo aver portato a spasso il gruppo per ameni (nel senso che se fazevimo a meno de passare par de là gera mejo...) boschetti ricchi di cropani (guardare sul strologo per la tradussion) rampe assassine (dove anche chi gà gambe se impiastra su pai boschi) e lussureggianti coltivazioni di russe (o forse moldave?..comunque le sponciava) ho raccolto così tanti simpatici inviti che penso di dover onorare l'impegno!
Speremo de aver fià...
Comunque scintillante compagnia e momenti di vero divertimento (come il muro finale!!!) adesso aspettiamo le foto de Janez
Grazie Ragazzi (de na volta)
Bajo
 


La traccia

24 giugno 2013

Si è rotta la caldaia... vado a fare due passi.


Ma che razza di titolo è?

Proviamo a mettere ordine: si è rotta la caldaia della casa di Agordo, leggo sul libretto delle istruzioni il significato del codice del guasto e chiamo l'idraulico. Diagnosi: il ventilatore è andato, bisogna ordinare il pezzo, appena arriva fissiamo l'appuntamento per la riparazione.

Attesa di 10 giorni, poi finalmente la chiamata: il pezzo è arrivato, ci vediamo ad Agordo venerdì 21 mattina. Organizzo in tutta fretta un weekend lungo in montagna con tutta la famiglia, porto su anche la bici dalle ruote fine che non si sa mai.

Sabato mattina il tempo è meraviglioso, decido di uscire ed andare a fare due passi: Giau e Falzarego.

Da anni avevo un conto privato con questo percorso, che fatto in solitaria è veramente da “ascari”, stavolta finalmente sono riuscito a portarlo a termine.

Tralascio la cronaca della fatica, vi rimando alla traccia GPS per avere una vaga idea di cosa sia, invito invece chi non è mai stato in questi posti ad andarci almeno una volta: in moto, in auto o, molto meglio, in bici o a piedi. Guardando in su ci si sente molto vicini al cielo, guardandosi intorno si capisce perchè l'Unesco abbia dichiarato queste montagne Patrimonio Mondiale.

Andrea


23 giugno 2013

E me foto

ALLA MEMORIA



Non so se si possa "linkare" le foto attraverso un "commento" ad post di un altro, comunque io non ne sono capace, per cui le linko mediante il presente post.

LE FOTO

Correggi somaro

Scusate anch'io ho fatto il botto. Innocui con la q no va proprio ben. Mejo tardi che mai.
Scusate.

Ciao

Fiore

BEL GIRO...COL BOTTO

Partenza da casa prestino. Ore 9.00 da Tonezza con destinazione...ignota, o quasi.
Sosta al mitico rifugio Rumor, con foto al Gianni che griglia le sue famigerate costine di maiale ( provare per credere) ma gnanca el pan co ea sopressa iera mae. Poi giu' in picchiata e via alla base tuono ,ex postazione militare americana, co tanto de missili puntati in cielo ,ma per fortuna innoqui da parecchi anni. Giro del monte Toraro con discesa e salita simpatica ( leggi fastidiosa) e poi seguendo Davide gps gran rientro a Tonezza, col botto si diceva. Purtoppo a pochi metri dal parcheggio delle auto, complice la stanchezza e la discesa ostica, piena di scalini e sassi mossi, il povero Mauro si e' fatto disarcionare dalla sua fidata 29" ed e' atterrato con la faccia sulle pietre. No na bea roba vederlo con la bici sulla schiena e sanguinante. Comunque ,grazie al fisico possente, e' tornato giu' con le sue gambe, sara' medicato al pronto soccorso ed in serata ci ha comunicato di stare bene. Mejo cussi'. Auguri Maurone!!!
Grazie a Stefano,Davide Simone Andrea Gianni Dario e Mauro per la compagnia e l'allegria.
Sani!

Fiore

foto del giro
...tosi, no ve pare de essare in montagna?



traccia del giro

14 giugno 2013


El giro del Santo, tra carboidrati e proteine.
Alcuni di noi hanno avuto la fortuna di potersi liberare mezza giornata il giorno del Santo, e così, divisi in due gruppi, asfaltatori e terraioli, abbiamo fatto un bel giretto sui nostri colli.
L’altra sera, con alcuni amici del gruppo e altri, podisti di Montà, ho partecipato ad una serata sul tema dell’alimentazione in generale, e, in particolare, per uno sportivo. Una serata molto interessante, non la solita conferenza, a misura di un testone quale io sono. Si è parlato di delicati equilibri tra carboidrati al mattino e proteine alla sera, di diete a zona, dissociata, mediterranea, paleolitica……………….alla fine ci è stata suggerita “ea diete de me nono”, ossia rispetto quotidiano tra ritmi di luce e buio, giorno e notte, mangiare tanto al mattino e poi , nell’arco della giornata, via via sempre meno, molta verdura, frutta e “sementi” varie.
Se ce ne sarà un’altra, come si è detto e io spero, invito tutti a partecipare.
Le cose che più mi sono rimaste è che l’uomo era (è) sostanzialmente un “raccoglitore” di semi, erbe, frutta  e che per questo il suo fisico si è evoluto per essere adatto a camminare senza problemi per 40 km al giorno.
Prima che cacciatore vivo di quello che raccolgo finché cammino, cose apparentemente semplici come i semi ma sostanziose, che non appesantiscono ma che “alimentano”. Ho sempre preferito il verbo nutrire al più abusato alimentare (el xa massa da casoin) tuttavia devo dire che l’altra sera mi sono ricreduto. Al mattino quando mi alzo e so che mi aspetta una giornata di cammino non posso nutrirmi di qualsiasi cosa ma di cibo che “alimenti”, che si trasformi attraverso la “digestione” in carburante prezioso.
Quando facevo parte di un gruppo competitivo, ma a volte mi succede anche ora soprattutto nella corsa a piedi, si andava a fare delle gare in bellissimi posti, montagne, laghetti, in bellissime giornate, ma mi ritrovavo alla fine solo con il mio fiatone e con la mia stanchezza senza quasi sapere dov’ero e tanto meno senza avermi gustato chi e cosa c’era intorno a me.
Se penso che la vita sia solo camminare (o correre) senza fermarmi a raccogliere prima o poi rimango senza carburante. So che nella mia giornata, nella mia vita, se non sono in grado di selezionare cosa e come raccogliere domani avrò meno alimento per continuare a camminare.
Se penso di poter raccogliere senza camminare mi illudo, non scopro il mio alimento senza un cammino. Se raccolgo ma non trovo il tempo di nutrirmi tutto preso nella foga del “metere da canto” la mia vita è solo “fatica”.  
Anche qui, come per carboidrati e proteine, si tratta di un delicato equilibrio che, in me, vedo sempre da imparare, ci sono delle regole ma “ea dieta de me nono” mi suggerisce di seguire anche molto il buon senso.
Eviva el late J !!!


8 giugno 2013

DETTO...FATTO!

Condivido il post di Gianni,poi quando si tratta di montagna il richiamo e' sempre troppo forte. Comunque questa volta il tempo ci ha regalato una giornata splendida sull'altopiano. Bel giro da Summano poi su a Rotzo, Roana, Cesuna e giu' per la vecchia strada del trenino fino a Caltrano. Vedremo la traccia GPS cosa dira'. Ma aldila' dei numeri,che a noi interessano poco, resta la piacevole compagnia e l'impressionante performance in salita e sopratutto in discesa sullo sterrato della amica Paola. Te lo sei proprio meritato il birrone finale.
Cia a tutti e alla prossima,magari ancora in montagna.

Fiore
FOTO DEL GIRO

6 giugno 2013

Spiraglio a Torreglia

Che dire di questa primavera?
Non credete che ci stiamo facendo condizionare un po' troppo da questo tempo bizzarro?
Nei giorni che precedono l'uscita ci facciamo mille pippe se, e dove, e quando, e quanto pedalare!
Non so come sono le previsioni per sabato, ma di certo l'idea di tornare sull'Altipiano mi entusiasma al punto di proporre di andare con qualunque tempo.
Poi lì si decide.. come abbiamo fatto già altre volte, non ultima un mese fa con Paolo alla Grande Rogazione .
Ma vi posso assicurare che è stato un giorno indimenticabile

le foto




2 giugno 2013


LA CORSA E’ DEMOCRATICA.
“La corsa in bici (e a piedi) è l’attività più democratica e paritaria che si possa immaginare. Non ci sono distinzioni di sesso o posizioni sociali. Nella corsa ci sono solo ciclisti (e podisti) con il proprio incedere, pedalata dopo pedalata ( passo dopo passo), verso il proprio traguardo.”
Dopo un “tempo di corsa a piedi” per preparare in modo dignitoso la maratonina dei Dogi ritorna il “tempo della bici”. Devo dire la verità, a dicembre e gennaio,  con la fica Olybull, ho fatto delle belle corse sulla neve, da solo o in compagnia. Poco più di un mese fa, dopo quasi un anno (dalle ore 9.30 del  26 04 2012), ho ripreso a sellare Canc e a salirci sopra. Inizialmente  la sensazione è stata di quelle non proprio gradevoli, difficoltà a trovare una postura e una confidenza perduta, un po’ di ansia quando da dietro sentivo arrivare il rumore di camion ma, il tutto, è durato lo spazio di qualche chilometro. Penso sia un po’ come con le amicizie, quelle vere, si può anche non vedersi o frequentarsi con assiduità tuttavia quando ci si rincontra, dopo un primo naturale momento di “acclimatamento”, si sente la voglia di parlare/correre/stare insieme con la naturalezza della confidenza.
Padova-Loreto-Assisi è stata la “prova provata” di come l’andare in bici rinsaldi vecchie amicizie e contribuisca a crearne di nuove.
Ieri, di nuovo con Ollybull (PPF6 ormai si è rassegnata a fare da tappabuco) un classico giro da MTB vera.
Come ho avuto modo di dire più volte durante il giro,  c’è troppa democrazia nel nostro gruppo, vero Bajo???
C’è chi parte da casa, chi arriva direttamente in auto, chi arriva in bici da corsa, chi arriva in MTB ma va via con quello della bici da corsa, chi è in divisa completa ma senza calzini allo “skinlife”, si raccoglie per strada ciclisti incontrati mesi fa, chi telefona e fa aspettare tutto il gruppo J
Che Bello!!! Intendo sentirci accolti e gruppo nelle nostre differenze. Al di là  delle bonarie e “dovute provocazioni”, si capisce come quest’ultimo non sia qualcosa di ben definito, un po’ come la foto copertina, ma che proprio questo ne è la sua caratteristica e  forza.
Anche nella mia vita c’è troppa democrazia, a volte,  più che un aiuto nel cammino, contribuisce a creare della confusione. Accogliere, distinguere, accettare tutte le diverse anime che formano la mia esistenza mi aiuta a non crearmi quelle paranoie che rendono il “Giro” triste e “sola fatica”, almeno non sempre.

Che bella festa oggi.
Un amico un giorno mi ha detto che, a casa loro, se sopra la tavola imbandita si accorgono che manca il pane la tentazione è quella di andare fuori a mangiare…piccola cosa il pane, ma a volte è quella che aiuta a “mangiare” assieme, allo stare in famiglia.

Mi piacerebbe saper cogliere l’essenziale nelle cose e relazioni della mia vita, so che è una cosa sempre da imparare ma mi pare di capire, invecchiando, che molte cose e relazioni essenziali sono quelle “piccole”, le più semplici e naturali, proprio come il pane. 
La corsa, come momento di svago, confronto e compagnia, è una di queste.

1 giugno 2013

GIRO ROVESCIO ( O DEL GAMBERO)

Dopo tanta pioggia, finalmente un po di sole. Affidiamo il giro ad un personaggio "poemico e perverso" (Bajo?) il quale per dare un po' di pepe alla giornata decide di farci fare le piu' belle discese in salita e di conseguenza le piu brutte salite in discesa. Per fortuna il Davide gps ,in quel del Pirio decide per una scorciatoia che ci evitera' di fare la "moea" al contrario. Ghe mancava soeo quea!. Un po di soddisfazione (per pochi intimi) l'ha data l'ultima discesa , per la verita' un po scavata dall'acqua degli ultimi giorni, ma tosta quel che basta.Saudo Dario che el ga pensa' ben de ndare coa Pina lasciando 9 amici con la bici.
Ittut a itulas

Fiore "dea discesa el terrore"
grandissima Paola...tanto de caschetto!!!
naturalmente foto al contrario