26 settembre 2011

24 settembre: 'ndemo dai! un po' qui, un po lì

Non è numerosissimo il nostro gruppo, ma le occasioni per concentrarsi non mancano: in 11 su al Monte Cengio quindici giorni fa oppure ieri, con il solitario Rino che nei Balcani corre verso Gerusalemme e i magnifici sette che son saliti fino al passo Manghen (2047 metri) da Borgo Valsugana o le tre coppie - marito e moglie - che han fatto la ciclabile Calalzo-Cortina, insomma un po' qui un po' lì.
Non so quale sia stata la giornata di ieri per Rino, non abbiamo proprio un aggiornamento quotidiano, ma per chi ha percorso la val di Calamento fino al passo (così mi è stato riferito) e per chi invece si è goduto lo spettacolo delle Dolomiti nella valle cadorina è stata una splendida giornata.
Quello che c'è da dire nel percorrere in bici la sede di quella che era la ferrovia delle Dolomiti, da Calalzo a Cortina a Dobbiaco e che è stata chiusa nel 1964, è la sconcertante bellezza dei monti che la circondano, ieri accentuata da una splendida giornata di sole.
E se da una parte c'è chi giustamente sfoglia l'album delle proprie "figurine", il Grappa, lo Stelvio, il Nosellari, il Cengio, il Manghen... da un'altra c'è chi si gode la meraviglia della natura e soprattutto la presenza delle nostre mogli in una delle nostre uscite.
Buona continuazione a tutti! Ndemo Dai!
Senior


Traccia GPS Bajo



25 settembre 2011

PASSO MANGHEN


Come direbbe qualcuno, e anca questo xe fatto. Direi che per essere un gruppo da "cicloombre "quest'anno ci siamo dati molto da fare. Cima Grappa, Passo Stelvio, passo Manghen e altre piccole conquiste in solitaria mi fanno pensare che state diventando troppooo forti. Bene cosi' comunque, pian piano ,ognuno con il proprio passo ( vero Gianni ) si arriva ovunque.
La stagione si sta avviando verso la fine ,ma ci sono ancora bei giri da fare e grandi mete da pensare per il prossimo anno. A proposito di mete, seguo costantemente gli aggiornamenti del viaggio di Rino e Massimo , auguro a loro di poter portare a termine il loro viaggio piu' duro e piu' bello.
Buona settimana a tutti.

Fiore

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TRACCIA GPS GG

14 settembre 2011

Padova - Gerusalemme: buen camino RINO!!!

Cari amici delle due ruote con pedali,
voglio informarvi che domenica prossima parto con l'amico Massimo di Ferrara per Gerusalemme.
Il percorso (da scoprire) di andata sarà lungo la costa della ex Jugoslavia fino all'Albania, attraversarla per passare in Grecia, poi Turchia, Siria, Giordania e Israele.
Il ritorno forse Cipro, Turchia, Grecia, Italia.
Il tutto quando "rivo, rivo" e quando "torno, torno, se torno".
Quando mi sarà possibile vi terrò informati sul tragitto e la situazione... Ci sentiamo.
Ciao a tutti.
Rino


13 settembre 2011

L'indigeno

Da buon Canovato,nonché Roanese, Altopianese .. ecc... non posso sottrarmi a riportare le mie riflessioni sull'uscita di sabato sul Monte Cengio.
Ogni volta che respiro aria di casa scattano degli strani meccanismi, che partendo dal cuore e passando per il cervello, mettono in moto gambe e polmoni più di ogni altra "bomba" (vedi assortimento Farmacia Fiorin).
E' una questione di "radici", che percepisco in ognuno di Voi quando Vi proponete su percorsi a Voi noti e a me sconosciuti (Colli, Pasubio, Tonezza, Grappa,...).

E' quel qualcosa di più che ne fa della mèta un'appartenenza stretta, talvolta cara, talvota conflittuale (... ma chi me l'ha fatto fare di venire ad abitare a Padova!).

Per chi la propone c'è la consapevolezza delle difficoltà, ma anche delle bellezze dei luoghi.
Per gli altri che seguono a ruota, vi è la scoperta di posti nuovi, l'emozione di paesaggi diversi, lo stupore per mondi così vicini e nello stesso tempo così ignoti. ... ma anche l'incazzatura per una strada che non finisce mai di salire, sino addirittura al Passo della Sgrava! (Bajo).
E poi la FORZA del gruppo... che, più numerosi si è, più ci si incoraggia, ci si sostiene, e ancor più tra fratelli (Lobascio), con due chiacchere che distraggono (Andrea C.), un fià de fruta seca (Dario) , na barzeleta (Davide) ke taja 'e gambe e te fa ancor più deboessa! .. o 'na foto .. così se ciapa el fià (grassie a Fiore co' 'ea Culpics, scarica)
Perdonà GiòDoctor, senza divisa "leghista" e nessun rimpianto per la mancata annessione al Regno AustroUngarico, grassie ai prodi valorosi soldati Italiani caduti sul Monte Cengio .
Alla prox.
il Granatiere di sardegna, Janez

11 settembre 2011

Monte Cengio e salto dei granatieri

Eccoci qua con il giro forse più affollato del 2011 e tutti con la maglia 'ndemodai. Quasi da prendere schiaffoni per strada da gente che ci scambiava per i partecipanti al "giro della padania". Basta guardare la foto qui a a fianco per capire!!
Giro spendido con una salita di circa 1300 metri lungo il vecchio costo che ci ha portato fino al salto dei granatieri in cima al monte Cengio.



La traccia mia

5 settembre 2011

Stelvio, un sogno diventato realtà


Ragassi
Se qualcuno all'inizio dell'anno mi avesse detto"tu quest'anno scalerai il Grappa e poi lo Stelvio "gli avrei dato del matto.
Quando Dario mi ha chiesto -andiamo a fare lo Stelvio bike?- ci ho pensato un pò,avevo la paura di non farcela poi gli ho detto ok e ho pensato, mal che vada se non c'è la faccio torno indietro.
Quando sian partiti da Malles il dubbio di non riuscire a farcela continuava a passarmi per la testa,quando però siamo arrivati a Prato allo Stelvio e ho visto tutta quella gente che cominciava a salire la paura cominciava a calare e l'entusiasmo a salire.
Come ha già descritto Dario abbiamo visto salire gente con tutti i tipi di biciclette,però ciò che mi ha più colpito è stata la quantità di donne che saliva(capiò Fiore).
Gli ultimi chilometri gli ho fatti con Pierluigi e mentre ci si scambiava qualche parola mi ha ricordato quando circa tre anni fa con lui e Dario siam saliti a Teolo ed avevo fatto a fatica la salita e mi diceva -guarda adesso cosa stiamo facendo -ed io pensavo,son dovuto arrivare a 60 anni per provare questa emozione,poi quando siamo arrivati in cima ci siamo dati la mano e ci siamo fatti i complimenti sotto al cartello con scritto"Passo Stelvio Cima Coppi m.2760"mi e venuto un pò di magone(ragassi dovì capire che sò vecio) ed il sogno è diventato realtà.
Ringrazio tutti i compagni di quest'avventura e spero che l'anno prossimo la possiamo rifare, magari invece che in cinque con tutto il gruppo Nedmo Dai
Bepi


4 settembre 2011

3 settembre: Stelviobike



Aldilà dell'impresa, che impresa non è, se non nella misura in cui ognuno compete con se stesso, la giornata di oggi mi rimarrà impressa per molto tempo, al pari dell'esperienza dello scorso anno sul Camino di Santiago. Sì, perchè è stata soprattutto un'esperienza umana, nella quale ho personalmente vissuto il contatto con migliaia di persone che, per una giornata, trovano il tempo e la voglia di vivere un'esperienza ben diversa dal quotidiano, nella quale soffri la fatica di una salita che, da quando inizia, "non ti molla mai" fino al termine, fino ai 2760 metri: questa è l'altitudine di un piccolo piazzale contornato da qualche chiosco di souvenirs e qualche locale per rifocillarsi. Beh quel piccolo piazzale oggi ha visto passare migliaia di temerari su due ruote (a pedali, non a motore!), anzi ho visto anche due intrepidi su monoruota ed uno su una specie di triciclo, disteso, oppure un altro con le gambe "non più utilizzabili" che è salito in vetta azionando la manovella al manubrio, con le mani. Ho visto anche bici con i pedali alti, dove il ciclista pedala quasi da disteso..., ho visto un ragazzo che è arrivato su con una mano sola, perchè con un braccio imbragato... ho visto un ragazzo che è arrivato su con una protesi al posto di una gamba... ho visto un papà che trainava il figlio con il cammellino e un altro col carrellino, un altro ciclista invece nel carrellino ci portava il cane...
Ho sentito l'incoraggiamento di chi aveva più "birra" di me, ma mai ho avuto l'impressione di persone che stessero facendo una gara, non almeno le centinaia e centinaia di persone che mi stavano attorno.
Ho ricevuto espressioni di piacevole stupore quando leggevano il nome del nostro gruppo: un ragazzo in bici da corsa, rallenta, mi si affianca e dice "Ndemo dai! ma che simpatico, molto originale... dai su, ndemo..." e l'ho visto sfilare via in mezzo ai tanti che mi precedevano. So di persone incoraggiate o aiutate (Massimo) nei momenti di crisi dagli stessi partecipanti, insomma alla fine una manifestazione sportiva vissuta da "comuni mortali", fine a se stessa, gestita in maniera eccellente dall'organizzazione, con almeno cinque punti di ristoro lungo il percorso e non mi interessa se per caso qualcuno l'ha vissuta come una competizione e magari si è anche un po' "truccato" per trovare la performance... in mezzo a quella umanità erano sicuramente rari esempi da non imitare.

Che effetto fermarsi per tirare un attimo il fiato o far scemare un dolorino che insiste a farsi sentire alla gamba sinistra, per vedere dall'alto e fotografare la serpentina che si snoda lungo la valle e che porta fino al passo!, quella stessa strada che immortalata tre anni fa era vuota o percorsa da qualche auto e/o motociclista, mentre in questa occasione era caratterizzata da innumerevoli "macchiette" di colore che salgono più o meno velocemente... in bicicletta, senza gas di scarico!
Una giornata che altri come me la scriveranno in una pagina del proprio libro della vita.

Comunque aldilà di tutto è stata una significativa esperienza per tutti, da Bepi che si è dimostrato quello che ne aveva "di più" (Fiore non me ne voglia), a Pierluigi, a Lucio e a Massimo e ritengo che anche la discesa, per ritornare a Malles, dove avevamo lasciato le macchine, ci abbia dato quell'entusiasmo (diverso) che però avremmo vissuto in egual misura in un'altra delle nostre uscite.

Alla prossima; NdemoDai!
Senior



Traccia GPS (Bepi)