4 giugno 2012

Il giro degli ascari

Sabato 2 giugno: Gardeccia - Vajolet

E mentre la maggior parte del gruppo Ndemodai! girava sui colli noi ascari siamo partiti per le cime dolomitiche.
Negli anni 90 la MountainBike (MTB) non esisteva; esisteva il RAMPICHINO. Allora noi, da bravi baichers abbiamo deciso di provare i nostri mezzi sui sentieri di montagna.
Siamo partiti il primo giorno da Pera di Fassa 1320m slm con l'idea di arrivare al rifugio Gardeccia (tappa del giro d'Italia del 2011).
La giornata era fantastica, sole splendido e temperatura mite. Controlliamo i nostri mezzi e partiamo. 
Una salita sempre ripida ma mai difficoltosa ci porta in circa 1 ora e 20 ai 1949 metri del Gardeccia.
Ma siccome è ancora presto decidiamo di continuare: destinazione rifugio Vajolet posto a 2243 slm.
Che dire: una salita di circa 30 minuti tra le rocce delle Torri del Vajolet a tratti impossibile da pedalare, data la pendenza ed il fondo, ma splendida come panorami e sensazioni. 
Pranzo al sacco nel silenzio più assoluto, bagno di sole, qualche foto e via in discesa fino a fondo valle seguendo non più la strada asfaltata ma uno splendido sottobosco sterrato fino a Pera.
E siccome era presto (ma soprattutto siamo forti) una volta  a Pera ci siamo diretti, seguendo la ciclabile, fino a Canazei per un biscottino ed un'acqua tonica.
Insomma alla fine 37.5 km spettacolari e da rifare sicuramente con il gruppone NDEMODAI!




Domenica 3 giugno: Passo Lusia


Potevamo forse noi accontentarci di un solo giro?
NAAAAAAA!!
E quindi al risveglio pensa e ripensa, visto che oramai quasi tutti i sentieri nei dintorni li conosciamo, ci siamo decisi: andiamo a vedere come sono le montagne che di solito vediamo d'inverno con gli sci ai piedi.
Direzione quindi passo S. Pellegrino, giù fino quasi a Moena, poco dopo l'Ovovia del Lusia si svolta a sx e si parcheggi l'auto.
da qui parte una salita incessante che con pendenze medie del 17% e massime del 22 su fondo sterrato ma compatto ci porta in appena 5 km da 1330 a 2045 m slm.
Uno sforzo fisico incessante con pochi posti per poter scendere per poi ripartire in tranquillità.
Alla fine un giro meno spettacolare di quello del giorno prima, anche se gli scenari sono sempre bellissimi, con la possibilità di girare nell'altopiano del Lusia percorrendo piste da sci e stradine sterrate.
Oggi però, a differenza di ieri, discesa a capofitto fino alla macchine e niente pedalatina defaticante.Troppo stanchi.
Altro bellissimo giro (molto tecnico date le pendenze) da rifare tutti in gruppo con ottimi rifugi dove poter girare le forchette sugli spaghetti.


Foto dei giri
Traccia del giro




Un caro saluto a tutti da Ari & GG
Buon 2 giugno sobrio a tutti (anche se in ritardo)






3 commenti:

  1. Ebbene si, un po' di invidia la provo, le nostre montagne sono sempre splendide. Il giro del primo giorno non lo conosco, mentre quello del secondo, se ho capito bene quello che avete fatto, comprende gran parte della salita che da Moena porta al rifugio Lusia, quella che si percorreva nella mitica Rampilonga della Val di Fassa.
    L'unico commento che posso fare è: "Siete due pazzi!", complimenti ad Ari, se andremo in montagna assieme sicuramente umilierà più di qualcuno di noi.

    Andrea.

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  2. Proprio cosi', caro Andrea, abbiamo fatto la salita al Lusia della Rampilonga. IL panorama non è granché' mentre si sale.
    Sterrato sottobosco che risale un canalone verso l'altipiano.
    Salita che non molla mai ma su un buon fondo.
    Si attraversano le piste che d'inverno scendono verso la statale.
    Lo spettacolo è quando si scolina dal passo Lusia e si hanno davanti l'altopiano e le cime che lo circondano.
    Bellissimo giro da fare in compagnia.

    Ciao gg

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  3. Appaccarita', mi go tanta paura de chea donna bionda.Co un vestitin a stelle e striscie ea podaria essere benissimo uonder uoman!!!
    Complimenti ragassi, ma quando ndemo fare sti giretti bei?
    Ciao

    Fiore

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