26 aprile 2011

Biciclettata 1° Maggio con Festa dello Sport



Anche quest’anno la Polisportiva Mortise 2000 organizza per il 1° Maggio la
“Festa dello Sport - Lo sport nelle vie del Quartiere”






Anche quest’anno il Gruppo spontaneo ciclistico “ndemo dai!” propone per l’occasione una biciclettata aperta a tutti, per tutte le età e le… gambe.

Ritrovo ore 8:45 in via Di Lenna, centro della Festa, al gazebo “ndemo dai!”.

Partenza ore 9:00.

Percorsi proposti:

1. Junior - 12 Km (Castagnara )
2. Medio - 25 Km (Campodarsego)
3. Senior - 36 Km (Muson de’ Sassi - Tergola)


tutti con rientro a via Di Lenna.



La giornata prosegue con il pranzo preparato dal gruppo Alpini (carne alla brace) e con tutte le proposte che la Polisportiva, anche quest’anno, riesce a mettere a disposizione di piccoli e grandi, di giovani e non, di atleti e... pantofolai.

NON ci sono tasse di iscrizione, ma è utile per l’organizzazione sapere con un giorno di anticipo quante persone (adulti e bambini) intendono partecipare, ai tre percorsi e quanti si fermeranno al pranzo: basta un sms a Dario (Senior).

Chiunque volesse lasciare anche un piccolo contributo in denaro, può consegnarlo direttamente all’organizzazione della Festa, ai referenti della Polisportiva Mortise.





ndemo dai!

17 aprile 2011

In fondo la vita è solo una scusa


Oggi, insieme a quattro amici, ho fatto la mia prima uscita stagionale sull’Altopiano.

Siamo partiti dalla birreria di Sumano e siamo arrivati, attraverso sterrato, a Bocchetta Paù, da qui verso Monte Corno, per prendere a metà strada una discesa, “simpatica”, che ci ha riportato giù a Caltrano. Quaranta km in totale dove, diversamente dai colli, provi lunghe salite e lunghe discese, altri terreni e altri paesaggi, sembrava quasi “di essere in montagna”. Anche le temperature molto diverse, giù +18°, su +6°.


Rispetto alle nostre zone sembra essere indietro di almeno un mese, da noi è tutto un pieno fiorire e il colore predominante è il verde con tutte le sue sfumature, nell’altopiano prevale ancora il tipico colore da sottobosco invernale, anche se, nelle zone più esposte al sole, macchie di verde cominciano a regalare promesse di primavera. Sembra il tempo che, nella crescita di un ragazzo che si sta trasformando in giovane uomo, chiamiamo nel nostro bel dialetto “scarabottolo” (metamorfosi da girino in rana), è “ la vita che arriva impetuosa ed è un miracolo che ogni giorno si rinnova”.

“Voria ma no posso” ga confermà ea xo regoea infati xo cascà. Graxie a Gigi chel me ga tirà su dai rovi…tranqui no me xo fato gnente.

Tra le tante cose “serie” che un gruppo di cinque uomini può affrontare :) una è stata anche quella che ci ha portato a chiederci, ancora una volta, il perché, dopo una settimana di lavoro, uno sceglie ancora la fatica per “distrarsi”. Io credo che, insieme ad una attività e ad una compagnia che mi piace, ci sia anche altro.

Una piacevole sensazione di bene-essere, stare bene con me stesso e con gli altri, in fondo il giro è solo una scusa. Provare emozioni forti ma buone, quelle con cui fai piacevolmente “un patto, le lasci vivere e loro non ti fanno fuori”.

“Quando si va verso un obbiettivo è molto importante prestare attenzione al cammino. E’ il cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.”

Infine questa notte ho sognato di correre a piedi. Una corsa leggera, di quelle in cui ti pare di non sentire la fatica e respiri a pieni polmoni l’aria fresca del mattino. Sarà che sono fermo da più di due mesi? Che oggi si corre la maratona di S. Antonio? Tant’è!!! Ci vediamo…per strada.



16 aprile 2011

GIRETTO IBRIDO


Come richiesto espressamente da me e Giacomino, siamo stati accontentati dal resto del gruppo. Quindi giretto misto salite ( moea, e poco altro) e un po' di sterrato in pianura. Totale 35 miseri chilometri. Sicuramente i siscionisti oggi si saranno divertiti di piu', non oso immaginare i chilometri fatti e i relativi dislivelli. Tant'e' ,ma sono rimasto soddisfatto, anche perche' domattina mi aspettano 12 km di corsa a piedi della stracittadina di Padova.
Ci vediamo dopo la pausa pasquale e..buone corse a tutti.

15 aprile 2011

La "fuitina"



Le "Pine" l'avevano annunciato...

..ma nessuno voleva crederci.


Così, un mercoledì pomeriggio, di sole e di vento, se ne sono andate, da sole, contro le ragioni delle rispettive "famigghie" e si sono ripresentate a fatto compiuto.



All'Oratorio di San Nicolò di Favariego di Borgoricco, in questa chiesetta millenaria hanno consacrato la loro unione.


Stefano, testimone dell'avvenimento.


Le famiglie, di fronte al "fatto compiuto", hanno riaccolto le due fuggitive ed il frutto della loro unione...



..che il buon Max di Montà ha adottato...



Tutto è bene quel che finisce bene.


NDEMO DAI!

11 aprile 2011



Eccoci qua ragazzi, fatta anche la maratonina dei Dogi. Io ed il fido scudiero Giacomo. Ne approfitto per fargli i complimentoni per il tempo fatto ieri. Basta con i lunghi, le ripetute le corse leggere rigeneranti. Adesso si rimonta in sella ,dai prossimi week end saremo dei vostri per tutta l'estate e oltre. Spetemeee amichiiii !!!.
Ciao a tutti

10 aprile 2011

Andiamo di-nuovo...


Perdere la strada, imboccarne una sbagliata, trovarne un’altra, a questo punto le nostre strade si dividono, lasciare la via vecchia per la nuova, mettersi su una brutta strada, sono alcuni tra gli innumerevoli modi di dire quando tentiamo di paragonare la strada alla vita.

Li ho ascoltati in famiglia, a catechismo, a scuola e avrebbero dovuto educarmi a non sbagliare, a scegliere, a desiderare.

Mi piace la foto allegata perché rappresenta una situazione in cui mi trovo spesso, un cancello chiuso sulla strada che percorro e la necessità di scegliere se andare a destra o a sinistra. Non sempre però una strada è buona e l’altra cattiva, una giusta e l’altra sbagliata.

Mi capita spesso che vorrei percorrere o non percorrere, a seconda, entrambe le strade. Decisionismo con il conseguente inevitabile retrogusto di rimpianto la fanno da padrona, tuttavia io credo che aspettare che qualcuno apra il cancello non solo è molto rischioso, ma mi ferma, mi impigrisce e pian piano mi spegne.

Nella vita ci si trova a camminare per forza. Si è come “gettati” sulla strada e i sentieri iniziati possono confondersi per diventare erba in ogni istante. A ben poco servirà cercare di prevederli; converrà, semmai, tracciarne di nuovi. Per creare sorprese non solo per attenderle.

Questo è quello che mi pare di aver imparato dal giro di oggi. Fare, più o meno, sempre le stesse strade può dare sicurezza ma mi impedisce di scoprire cose nuove, di misurami su altre salite, altri terreni…mi impedisce di crescere.

Grazie a Stefano che ci ha guidato, e che ringrazio.


6 aprile 2011

Asolo 6 aprile 2011



ciao tosi
dopo che go visto ea figura che ga fatto l'Inter ieri sera,par espiare ea me colpa de ver pensà che so-eo ea Juve ea xe nà gran squadra de morti,un cò son dà in bici fin a sto capiteo a Asolo


4 aprile 2011

Colli 03 04 11


Dopo il giro fino a Castelfranco io e il presidente, insieme ad "amici e parenti" (adepti 'ndemodai), abbiamo fatto un giretto sui colli.

Peccato per l'incoveniente finale.

3 aprile 2011

La meraviglia di un incontro


Mi è sempre molto difficile descrivere le sensazioni e le emozioni che provo quando vado in bici, fosse per un giorno che per una settimana o più, trovo che, come nella vita, anche se si pedala assieme, ognuno fatica per conto proprio, vive le proprie esperienze e ciò che è facile e bello per uno, non sempre lo è altrettanto per altri.


“Lo giuro, c’è qualcosa ancora meglio di raccontare il meglio: è tacerlo.”

Di sicuro posso dire che il sole di oggi ha illuminato e riscaldato non solo il mio corpo ma anche il mio cuore, spero non solo il mio, non solo il nostro, ma anche quello di molti altri.

Si vede proprio che questa domenica “la luce” doveva essere la protagonista. Quale altra liturgia poteva proporci questo segno in modo così evidente?

La bella giornata, il sole, star bene, quante cose, a volte anche persone, che mi circondano e che dò per scontate non mi interessano quanto quelle che vorrei avere, ma poi, sono così sicuro che queste ultime siano per me più importanti?

Che bello sarebbe conservare quotidianamente un senso di stupore di fronte alle piccole cose belle della vita.



Eh già! Sono ancora molto cieco.



2 aprile 2011

Sabato a Castelfranco e... i ricordi

Non è questione di paragoni, ma di far giocare la fantasia...


Perciò chiedo licenza di mettere insieme alcuni ricordi ed una quindicina di persone, fra "tosi" NdemoDai e simpatizzanti, che oggi si sono riuniti per nobilitare questa meravigliosa giornata che ci è stata donata con una corsa fino a Castelfranco, via argini.


E' stato bello stare insieme, pedalare al fianco di ognuno, più avanti, più indietro, respirare i gli odori e i profumi che questa stagione offre con generosità.


La pedalata era tranquilla e senza prestese, pertanto tra uno scambio di parole e l'altro, tra uno sguardo dentro ad un ricco giardino fiorito o ad un filare di alberi pieni di gemme e fiori, percorrendo questi cammini per lo più sterrati, molte sono le immagini che mi sono passate davanti, ma vorrei proporre quelle che vanno più indietro nella mia memoria, nella mia storia... i giochi di quand'ero bambino.


Non credo siano ricordi alla portata di tutti, ma ci deve essere una condizione essenziale l'età e da Senior che sono...


Spiaggie assolate, sabbia morbida e modellabile in canaline, ponti, buche, salti nel vuoto, archetto di partenza e arrivo e le mitiche palline di plastica, mezze di un colore e mezze trasparenti, per permettere di vedere la foto dei ciclisti di quel tempo: Gimondi, Bitossi, Anquetil, Balmamion, Merckx...

Quante corse, quante gare, quante battaglie!


Da quelle biglie di plastica, che l'insieme delle nostre maglie mi hanno ricordato, il passaggio ad altre biglie...

Alcuni sentieri di oggi erano l'immagine delle piste per le biglie di vetro, dalle mie parti le chiamavamo "pili", quelle palline di vetro che potevano essere tutte di un colore o più colori, ma non trasparenti, le "americane" oppure quelle completamente trasparenti o con qualche gioco di colore variegato e da un punto all'altro della pista si doveva "bocciare" le biglie altrui, facendo punto d'appoggio nella buca identificata come "buca base"... e lungo il percorso di oggi di buche, base e non, ce n'era una vasta scelta.

Buona domenica a tutti, alla prossima e... NEDMO DAI!

Senior