4 settembre 2011

3 settembre: Stelviobike



Aldilà dell'impresa, che impresa non è, se non nella misura in cui ognuno compete con se stesso, la giornata di oggi mi rimarrà impressa per molto tempo, al pari dell'esperienza dello scorso anno sul Camino di Santiago. Sì, perchè è stata soprattutto un'esperienza umana, nella quale ho personalmente vissuto il contatto con migliaia di persone che, per una giornata, trovano il tempo e la voglia di vivere un'esperienza ben diversa dal quotidiano, nella quale soffri la fatica di una salita che, da quando inizia, "non ti molla mai" fino al termine, fino ai 2760 metri: questa è l'altitudine di un piccolo piazzale contornato da qualche chiosco di souvenirs e qualche locale per rifocillarsi. Beh quel piccolo piazzale oggi ha visto passare migliaia di temerari su due ruote (a pedali, non a motore!), anzi ho visto anche due intrepidi su monoruota ed uno su una specie di triciclo, disteso, oppure un altro con le gambe "non più utilizzabili" che è salito in vetta azionando la manovella al manubrio, con le mani. Ho visto anche bici con i pedali alti, dove il ciclista pedala quasi da disteso..., ho visto un ragazzo che è arrivato su con una mano sola, perchè con un braccio imbragato... ho visto un ragazzo che è arrivato su con una protesi al posto di una gamba... ho visto un papà che trainava il figlio con il cammellino e un altro col carrellino, un altro ciclista invece nel carrellino ci portava il cane...
Ho sentito l'incoraggiamento di chi aveva più "birra" di me, ma mai ho avuto l'impressione di persone che stessero facendo una gara, non almeno le centinaia e centinaia di persone che mi stavano attorno.
Ho ricevuto espressioni di piacevole stupore quando leggevano il nome del nostro gruppo: un ragazzo in bici da corsa, rallenta, mi si affianca e dice "Ndemo dai! ma che simpatico, molto originale... dai su, ndemo..." e l'ho visto sfilare via in mezzo ai tanti che mi precedevano. So di persone incoraggiate o aiutate (Massimo) nei momenti di crisi dagli stessi partecipanti, insomma alla fine una manifestazione sportiva vissuta da "comuni mortali", fine a se stessa, gestita in maniera eccellente dall'organizzazione, con almeno cinque punti di ristoro lungo il percorso e non mi interessa se per caso qualcuno l'ha vissuta come una competizione e magari si è anche un po' "truccato" per trovare la performance... in mezzo a quella umanità erano sicuramente rari esempi da non imitare.

Che effetto fermarsi per tirare un attimo il fiato o far scemare un dolorino che insiste a farsi sentire alla gamba sinistra, per vedere dall'alto e fotografare la serpentina che si snoda lungo la valle e che porta fino al passo!, quella stessa strada che immortalata tre anni fa era vuota o percorsa da qualche auto e/o motociclista, mentre in questa occasione era caratterizzata da innumerevoli "macchiette" di colore che salgono più o meno velocemente... in bicicletta, senza gas di scarico!
Una giornata che altri come me la scriveranno in una pagina del proprio libro della vita.

Comunque aldilà di tutto è stata una significativa esperienza per tutti, da Bepi che si è dimostrato quello che ne aveva "di più" (Fiore non me ne voglia), a Pierluigi, a Lucio e a Massimo e ritengo che anche la discesa, per ritornare a Malles, dove avevamo lasciato le macchine, ci abbia dato quell'entusiasmo (diverso) che però avremmo vissuto in egual misura in un'altra delle nostre uscite.

Alla prossima; NdemoDai!
Senior



Traccia GPS (Bepi)



1 commento:

  1. INVIDIA,INVIDIA, SANISSIMA INVIDIA.BRAVISSIMI TOSI ,COMPLIMENTI A TUTTI. SPERO DI ESSERCI IL PS ANNO, E COME DICE BEPI, MEJO ANCORA CO TUTTO EL GRUPPO.
    CIAO

    FIORE

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